Si è svolta dal 28 ottobre al 2 novembre a Strasburgo la study visit organizzata dal Dipartimento della Gioventù del Consiglio d’Europa in partnership con il progetto europeo Democracy Reloading per supportare le autorità nazionali e regionali degli Stati membri nella progettazione e attuazione di strategie e strutture partecipative giovanili a livello locale.
L’attività è stata sviluppata nel contesto della revisione della Carta europea sulla partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale e dei principali standard europei sulla partecipazione giovanile, definita dal Congresso dei poteri locali e regionali e dlavori del Consiglio d’Europa, impegnati anche nel rafforzamento dei consigli giovanili locali come strutture chiave per la partecipazione dei giovani al processo decisionale e democratico.
Tra i 25 esperti chiamati a dare un contributo al processo di revisione del documento anche il lucano Luigi Zotta, impegnato da anni sul fronte delle politiche giovanili ed esponente di lungo corso di organizzazioni nazionali ed internazionali attive nell’ambito della partecipazione giovanile ai processi decisionali e democratici.
Zotta ha dichiarato: “È stato un grande privilegio poter tornare a Strasburgo con altri 25 colleghi provenienti da tutta Europa per riflettere sullo stato della partecipazione giovanile ai processi democratici a livello locale grazie al progetto Democracy reloading.
Consolidare ed incentivare la presenza dei giovani e la loro partecipazione ai processi decisionali è l’impegno che il CdE è chiamato ad assolvere con la collaborazione degli Stati membri e su cui abbiamo lavorato concretamente in questi giorni di incontri e dibattiti ridefinendo la Carta Europea che il Congresso delle autorità locali andrà a discutere ed approvare il prossimo anno.
Con viva soddisfazione possiamo dire di aver contributo a costruire un’Europa più inclusiva, più attenta e meno discriminante ma il percorso è ancora lungo e tanto il lavoro da fare”-
Il documento revisionato dal gruppo di studio sarà sottoposto al vaglio del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa che ne curerà successivamente la diffusione in ogni Stato membro e sui canali di comunicazione ufficiali.