Riceviamo e pubblichiamo la nota del Consigliere comunale Giovanni Angelino (nella foto) in cui si esprime vivo apprezzamento per le dichiarazioni rilasciate nella conferenza stampa sul petrolio dal Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo.
E’ inconcepibile e paradossale l’accanimento mediatico da parte di esponenti di maggioranza e opposizione rispetto alle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, in seguito alla moratoria approvata dal Consiglio regionale per vietare nuove trivellazioni sul territorio lucano.
Se gli attacchi dell’opposizione hanno il mal celato interesse di intercettare attraverso messaggi di pura demagogia il consenso dei cittadini in vista dei prossimi appuntamenti elettorali non si comprende quali siano le motivazioni per cui le scelte del Governatore lucano sul petrolio non trovino l’approvazione di esponenti del centro-sinistra. Ma dirò di più: è paradossale assistere ad una campagna mediatica contro il presidente De Filippo sullo stop a nuove estrazioni dopo aver registrato nei mesi scorsi una serie di dichiarazioni che invitavano la Regione a privilegiare la salute dei cittadini rispetto agli interessi delle compagnie petrolifere.
De Filippo non ha fatto altro che ribadire con le sue dichiarazioni che la Regione Basilicata non è più disposta a svendere il suo territorio e quindi non sono previste nuove concessioni fino a quando il Governo Monti non darà risposte rispetto agli accorsi sanciti dal Memorandum e sino a quanto la Regione Basilicata non potrà beneficiare concretamente degli effetti sanciti nell’art. 16 del decreto Salva Italia che prevede lo stanziamento di risorse finanziarie dirette e di nuovi finanziamenti per sostenere l’attività della filiera energetica.
Il petrolio è una risorsa del territorio ma non è l’unica e bene ha fatto De Filippo a dire basta a nuove trivellazioni. La Basilicata è ricca soprattutto di acqua e deve puntare anche a rilanciare il settore dell’agricoltura, per dare nuova linfa e prospettive di sviluppo alla filiera dei prodotti tipici.
Con la conferenza sul petrolio De Filippo ha dimostrato di avere a cuore le sorti della nostra Regione e per questo esprimo vivo apprezzamento per le sue dichiarazioni, mentre chi lo attacca probabilmente sta già pensando alla prossima poltrona da occupare.
Giovanni Angelino Consigliere comunale UDC
Petrolio: riportiamo di seguito il commento del capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Nicola Pagliuca
“Toni da tribuno e sindrome dell’accerchiamento. La conferenza stampa di De Filippo ha evidenziato con vigore il fallimento delle politiche del centro sinistra, la povertà di idee nell’immaginare un futuro per la Basilicata”. E’ il commento del capogruppo del Pdl, Nicola Pagliuca che aggiunge: “Quello che è apparso a tratti come lo sfogo di un uomo ‘solo’ ha tolto ai lucani anche l’ultimo barlume di speranza sul futuro. Altro che battagliero condottiero che recuperando la forza della leggendaria legione lucana contro i romani, si mette alla guida del suo popolo per realizzare la vittoria! Lo sfogo di De Filippo è apparso come una resa incondizionata ai continui attacchi derivanti dall’interno del centro sinistra e del suo partito che lo ha abbandonato al suo destino”.
Per il capogruppo del Pdl “è ormai evidente come il centro sinistra lucano non esista più ed ancor più evidente è l’assenza di un progetto per il futuro dei lucani”. “Siamo in una navigazione a vista – aggiunge – che se può giustificarsi durante una burrasca è sicuramente inutile ed inefficace quando si vuole raggiungere una meta. Il centro sinistra ha perso la bussola e la schizofrenia è l’unica guida… il destino dei lucani è segnato dalle contraddizioni di un partito che diviso tra rottamatori, rottamati e rottamandi finisce per togliere, ripeto, anche la speranza dai cuori dei giovani. No Presidente, proprio non mi è piaciuto e parlo da cittadino prima che da politico.
“Il petrolio – continua ancora Pagliuca – è stato gestito male, anzi, malissimo ed è questa l’unica ragione per la quale oggi i lucani reagiscono con forza ad ogni nuovo segnale di apertura del territorio a nuove concessioni di sfruttamento. Da quasi un decennio denunciamo la insipienza delle politiche di impiego dei fondi e la esiguità delle risorse ottenute ma la testardaggine del centro sinistra ha bloccato qualsiasi iniziativa tesa a modificare l’approccio con le compagnie e con il Governo. Per non parlare del modo pessimo in cui sono state trattate le questioni ambientali che hanno generato paure nella popolazione giustificate dai casi Fenice, Val basento, Tito ecc.”. “Quale risposta – si domanda l’esponente del Pdl – viene offerta di fronte a queste responsabilità? Quella di chiudersi nel bastione ed aizzare il popolo verso una battaglia dal sapore medioevale. Questo dobbiamo dire ai nostri figli? La risposta alle inefficienze delle politiche messe in campo è la fuga dalle responsabilità?”
“Caro Presidente – prosegue ancora Pagliuca – Lei ha detto che è disponibile a fare la statua a chi dovesse riuscire dove Lei e la sua coalizione ha fallito ma dimentica od omette che questo sarà difficile dimostrarlo perché le politiche assistenzialistiche e clientelari che il centro sinistra ha messo in campo, assicurano il consenso per la prosecuzione ad libidum del suo operare. Dal canto nostro, pur dai banchi dell’opposizione, incrociando anche la critica feroce di chi ha mal compreso il nostro intento, non ci siamo mai sottratti dal confronto e dall’apporto di idee che consentissero un diverso approccio ai temi dello sviluppo ma, ahimè, siamo rimasti inascoltati ed oggi, di fronte al fallimento manifesto di quelle politiche dobbiamo anche assistere allo sfogo di chi decide di cavalcare l’onda e non di orientarla come ogni buon amministratore deve fare”.
“Quando si ha una rotta – afferma Pagliuca – la navigazione può apparire difficile e molti naviganti possono reagire agli stenti ma quando si raggiunge la meta, la felicità dell’approdo rinfranca ogni sforzo profuso. Navigare senza rotta, rigirandosi in mare senza meta, significa non arrivare mai all’approdo ed allora poco conta essersi ammutinati, quella reazione porterà comunque alla morte.La conferenza stampa di De Filippo è apparsa come l’incitazione ad un ammutinamento che non servirà a nulla perché non c’è una meta da raggiungere. La teoria del territorio impegnato per le estrazioni non regge perché sa bene il Presidente che le vocazioni delle varie aree della Basilicata sono diverse e non per tutte sarà possibile fare agricoltura di qualità o turismo. Chiudere qualsiasi possibile sfruttamento di una risorsa è un atto di miopia politica che non servirà a nulla!”
Per Pagliuca “La strada giusta per la valorizzazione del petrolio è quella tracciata nel Memorandum e ripresa nell’art. 16 del decreto sulle liberalizzazioni che individua meccanismi capaci di incrementare in modo sostanziale le risorse ma al tempo stesso di utilizzarle per finanziare lo sviluppo vero”. “Noi – continua – abbiamo votato l’articolo dell’assestamento di bilancio ma abbiamo evidenziato già in quella sede che il tutto ci appariva poco chiaro e frutto di una azione di puro marketing politico. Noi non siamo i difensori dei petrolieri, non abbiamo mai governato e mai fatto accordi con essi, questo il motivo per cui abbiamo votato quella norma che sarà inefficace perché incostituzionale. Noi non vogliamo l’utilizzo indiscriminato di ogni lembo di Basilicata per estrarre petrolio ma riteniamo che sia più utile applicare le norme esistenti che consentono di fare una scelta puntuale dei territori e dire un no o un si con cognizione di causa. Siamo convinti che la Basilicata abbia bisogno di un progetto di crescita sviluppato nel medio/lungo periodo che sia in grado di offrire una prospettiva a quei giovani a cui il Presidente ha fermato il cuore”.
“Le risorse – conclude Pagliuca – sono una componente dello sviluppo, non l’unica e comunque, prima delle risorse ci deve essere il progetto, quello che ad oggi la Basilicata non ha. Presidente De Filippo, la sua iniziativa, mi creda, non è utile… forse serve per scopi interni al suo partito ma non serve ai lucani. Preoccupiamoci di migliorare la capacità di controllo dell’ambiente, di rafforzare quelle strutture necessarie a dare sicurezza ai cittadini. Non è possibile che solo dopo 12 anni si scopra che la Regione ha un registro tumori i cui dati sono ancora sconosciuti”.
Sulla conferenza stampa del Presidente De Filippo si esprime anche il cittadino materano Roberto Colucci. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione.
Ho visto l’intera conferenza stampa del presidente De Filippo e devo dire che sono rimasto sorpreso; non dalle promesse da lui ovviamente elargite a più non posso, fra cui quella di aspettare che la Basilicata riceva, dopo aver dato tanto, o ancora quella di allontanarsi dalla politica qualora giungesse la sua ora. Niente di tutto ciò mi ha stupito. Insomma, lo sappiamo, De Filippo è un politico e come tale può soltanto promettere, promettere e ancora promettere. Non mi stupisco neanche quando l’assessore che accompagna il presidente in conferenza, Vilma Mazzocco, passa quasi in sordina quando dice che in Basilicata ci sono siti d’interesse a livello nazionale per quanto riguarda i rifiuti. Che vuol dire, che dopo esserci svenduti per il petrolio, adesso ci svenderemo per i rifiuti? Spero di aver capito male io, di aver inteso in maniera errata questa affermazione.
Sono sicuro che questi bravi signori della nostra politica non si permetterebbero mai di svenderci, nè sono così incapaci da farlo. Questi bravi signori della nostra politica che addirittura sembrano invocare la congiura di quale sconosciuta lobbie, come fa De Filippo, quando dice di essere in buona fede… Non mi sorprende tutto ciò.
Mi sorprende, però, il fatto che il presidente si agiti quando gli fanno notare che in tempi di elezioni, d’improvviso gli si scioglie la lingua. Mi sorprende il fatto che De Filippo pronunci per decine di volte le parole ‘memorandum’, ‘moratoria’, ‘democratico’ e dica, invece, soltanto una volta, che 4000 giovani l’anno lasciano la Basilicata.
“La Lucania ha dato tanto in termini di petrolio all’Italia”, dice.
Io mi soffermerei su un altro punto: quanto, in termini di ‘cervelli’, la Basilicata ha dato all’Italia? Non se lo chiede questo, il nostro buon presidente. I giovani scappano dalla loro terra, ridotta ormai ad una sala di malati terminali, per giunta disoccupati. Questo è diventata la Basilicata grazie al petrolio, l’oro nero che avrebbe dovuto trainarci chissà dove. Avevamo una grossa possibilità, anzi, due. Potevamo scegliere: restare una regione ‘sana’ e pulita, con radici legate all’agricoltura e all’allevamento, anch’essi sani e puliti, e fare magari del turismo un altro dei settori trainanti. Oppure potevamo sfruttare l’oro nero; avere royalties a livelli ‘normali’ (sempre considerando che siamo tra i principali 4 fornitori di energia per la nazione intera) e quindi più elevate dell’attuale 10%, raggiunto, tra l’altro, da pochissimo. Ci saremmo ammalati lo stesso, ma almeno saremmo stati più ‘ricchi’. Ma no, i signori della politica hanno scelto una strada ancora migliore, una via di mezzo fra le due opportunità che ho di sopra elencato. Tenere attivi l’agricoltura, l’allevamento e il turismo e fare soldi col petrolio, direte voi. No, rispondo io. Questi grandi lavoratori che ogni giorno bagnano i loro eleganti vestiti di sudore, hanno svenduto il petrolio comprando di fatto una quantità di tumori sicuramente più elevata delle royalties e, con la loro politica monca e sprovveduta, hanno servito ai giovani lucani, oltre che tante malattie, anche uno tra i più alti tassi di disoccupazione a livello nazionale.
Non so se mi stupisce, invece, che i consiglieri Braia, Angelino e Benedetto si schierino col grande portabandiera De Filippo. Chissà se ci pensano a noi giovani, chissà se sanno di averci stancati con questa faccenda del petrolio…
Pagliuca, un altro di quelli che chissà come lavora, ha detto che il petrolio è stato sfruttato male… Non ci vuole mica una laurea per capirlo.
La politica lucana, quella di cui anche Pagliuca fa parte, ha gestito male tante cose, in primis la questione dei giovani. Avremmo potuto far girare l’economia più del petrolio e invece ci hanno costretti ad emigrare verso sedi universitarie più importanti dell’uniBas e verso città che sicuramente ci offriranno più posti di lavoro della nostra amata terra. Molti di noi sarebbero volentieri rimasti a combattere qui per la loro terra, ma, purtroppo, non si può vivere di solo amore, nè di sola passione, e, dato che non tutti siamo
‘figlio di…’ o ‘amico di…’ siamo costretti ad auspicare in bene per un futuro altrove. Il prossimo risultato elettorale, qualunque sarà, ci avrà lasciati con in mano un pugno di mosche. Questo è ciò che la politica ci ha gentilmente offerto. Meditate, politicanti, rimarrete presto soli a combattere contro voi stessi e a mangiarvi i gomiti per ciò che avete combinato. Sarà il risultato della ‘fuga dei cervelli’….
Ora, signori della politica, potrete anche strumentalizzare queste parole, ma sappiate che è soltanto il pensiero di un giovane innamorato della propria terra, purtroppo costretto ad andar via.
Roberto Colucci
bellissimo comunicato !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ci mancavi era strano che no dicevi la tua . Seee mo’ n’ scia’m jind ò pallòn !! Questa è Matera
Ma scusa che scuola ha fatto Angelino ? Veramente mi piace se devo dire la mia la prossima volta lo voto come segno di protesta alla politica . Vai Angelino
andatevi un lavoro anziche pensare solo ad angelino
noi lavoriamo a differenza di chi non lavora e campa alle spalle nostre che paghiamo le tasse.
Lasciatelo perdere, chi gli scrive i comunicati vuole distrarre il dibattito politico che si deve fare lunedì. Angelino si spegne da solo basta ignorarlo . . . .
Sviluppo, petrolio ed ambiente rappresntano temi molto seri per il futuro di questa regione.
La nostra classe politica regionale mi sembra più orientata su posizioni ambiegue ed “elettorali” che indicare una strategia di lungo periodo da vera classe dirigente.
In tutto questo Angelino, o chi gli scrive i comunicati, non c’entra assolutamente niente!
Do ragione a Pagliuca ..il petrolio e’ stato gestito male..malissimo..se ci fossi io li’ farei fruttare tutto al 100%..mandando prima di tutto a casa ignorantoni come Angelino..
ANGELINO GRAZIE DI ESISTERE.!!!!SEI LO SPECCHIO DI QUESTA AMMINISTRAZIONE ,,,,IL NULLA.
Caro Angelino vorrei sapere chi ti scrive queste cose non mi sembrano farina del tuo sacco. Comunque se continui cosi tra un pò la lingua la perderai del tutto oppure non ricorderai piu dove l’hai lasciata.
vai angelino i tuoi elettori ti stimano !!!!!!!!!!!!!!!!
ANGELINO DIFENDE UN PO TUTTI IN QUESTO PERIODO?? NON E’ CHE SARA IL PROSSIMO VICESINDACO DOPO CAPPELLA??? AMBO, TERNO, QUATERNA, CINQUINA E TOMBOLA E VAIII…
In certi momenti rimpiango la dittatura, che tacciano certi tromboni di destra e di sinistra, non ne parliamo se sono asini a ragliare! E’ mai possibile che riescono solo a fare proclami a scopo elettorale?
Quando ci sveglieremo noi lucani e anche materani ad affrontare una vera e bella pulizia generale di certi politicanti che altro non hanno fatto e continuano a farlo di sistemare i loro affari e chi li circonda , sperperando e creando anche alla faccia della crisi nuovi enti e figure professionali, e per chi non è dalla loro parte lasciarci solo la strada dell’emigrazione.
Chiunque abbia volontà di porsi come candidato politico deve solo e unicamente dimostrare e fare i fatti, basta con le parole, non è populismo, siamo stanchi di viaggiare e fare gli zingari e se lo si deve fare deve essere per crescere, senza vergognarsi che la propria terra è stata incapace di utilizzare i nostri cervelli.
Lo so che siamo disperati, però anche noi giovani non trinceriamoci dietro la famosa frase materana “non m’ ne frega nud'”
Angelino oggi ti vengo a vedere anzi farò il tifo per te in consiglio Comunale Vediamo cosa dici
La firma dei suoi comunicati è : “Giovanni Angelino Consigliere comunale UDC” .. Non è vero per niente !!!!.. Al comune fa ancora parte del gruppo “LISTA TOSTO” .. ovviamente non si dimette, poichè se in coerenza lo facesse, perderebbe l’accesso alle commissioni ed al relativo gettone.. E si, il gettone, la vera fonte di ispirazione che muove e disegna le gesta del tanto amato e odiato consigliere Angelino !!!!
ma no, materanodiadozione possibile che quello che tu dici sia vero?
Da non crederci, sarebbe troppo in linea con l’angelino pensiero per essere vero.
Si attendono smentite, o conferme.