La quarta Commissione (Politica sociale), presieduta dal consigliere Morea (Azione), ha espresso parere favorevole, con il sì dei consiglieri Bochicchio (Avs-Psi-LBp) Fazzari (FdI), Morea (Azione), Picerno (Fi) e Tataranno (Lega), astenuta Araneo (M5s), alla delibera di Giunta sulle “Provvidenze in favore degli enti di tutela ed assistenza agli invalidi Piano di riparto anno 2024”. Sull’atto è stato audito il dirigente dell’Ufficio Sistemi di welfare del dipartimento per la Salute e le politiche della persona, Antonio Corona, il quale ha evidenziato che per l’annualità in corso hanno presentato domanda, per i contributi previsti dalla legge regionale, l’Unione italiana ciechi ed ipovedenti, l’Associazione nazionale privi della vista e ipovedenti e l’Unione nazionale mutilati e invalidi per servizio. Le associazioni hanno proposto progetti per realizzare campagne di sensibilizzazione sulla cecità e l’ipovedenza e un progetto di mensa solidale in collaborazione con l’associazione Don Tonino Bello. Il riparto dei fondi per l’annualità 2024 è pari a 30.664,66.
Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Morea, la consigliera Fazzari.
In prima battuta, i Commissari hanno audito, il delegato regionale ARIS (Associazione religiosa istituti socio-sanitari), Vito Campanale, sulle delibere regionali che definiscono i “Criteri per la determinazione del fabbisogno regionale delle strutture sociosanitarie residenziali e semiresidenziali per disabili, per disturbi mentali, per le dipendenze patologiche”. Campanale ha illustrato: “i possibili effetti negativi che gli atti potrebbero produrre sugli operatori economici, a partire dal fabbisogno individuato che necessita di avere da subito una copertura finanziaria. In merito alle prestazioni relative alle strutture sociosanitarie residenziali e semiresidenziali per disabili, il fondo destinato è rimasto invariato dal 2011 ad oggi, ed è pari 30 mln di euro, mentre le rette afferiscono ad una dotazione organica definita nel 2009. Pertanto – ha sottolineato Campanale – prima di dare applicazione ai nuovi accreditamenti/contratti si suggerisce di definire le relative tariffe, istituendo un tavolo tecnico specifico con le associazioni maggiormente rappresentative a livello regionale. Infine – ha auspicato – che possano essere resi fruibili i posti letto già autorizzati, accreditati e non ancora contrattualizzati, così da soddisfare nell’immediatezza alcuni fabbisogni, completando l’iter degli atti indispensabili per la sostenibilità finanziaria dei nuovi fabbisogni”.
Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Morea, i consiglieri Cifarelli, Tataranno e Araneo.
Successivamente, i commissari hanno audito Antonio Mussuto e Michele Cataldi, per Sanità futura, sulle criticità relative ai criteri per la determinazione del fabbisogno regionale delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e sulla mappa di compatibilità del triennio 2024-2026, d cui alla DGR 389/2024. Mussuto ha evidenziato che la relativa delibera di Giunta, sulla quale sono state già espresse raccomandazioni, “non influenza e non modifica l’attuale assegnazione dei tetti di spesa alle strutture della specialistica ambulatoriale privata accreditata. Peraltro, permangono criticità importanti che dovranno essere superate per ristabilire la perequazione territoriale delle prestazioni di sopravvivenza per le stesse strutture che le erogano. C’è, inoltre, il nodo della medicina territoriale che deve garantire l’accesso ai pazienti nei territori periferici e svantaggiati”. Castaldi ha posto l’accento sulla ripartizione delle risorse regionali per le prestazioni di specialistica ambulatoriale da privato accreditato evidenziando innanzitutto la necessità di una maggiore perequazione tra Asp e Asm, con un focus sulla branca di fisioterapia. “La soglia minima di efficienza per le strutture che erogano tali prestazioni, tenendo in considerazione che il conto economico semplificato di una configurazione di base per una struttura fisioterapica con dotazione organica composta da 2 terapisti della riabilitazione, un logopedista, un addetto alla segreteria, un responsabile sanitario e un amministratore, è pari a 246 mila euro. La soluzione per salvare dal fallimento le piccole strutture di fisioterapia risiede nella legge e nel buon senso. Occorre, pertanto, dare un segnale attraverso la distribuzione delle risorse non utilizzate dell’ospedalità privata per coprire i costi superiori”.
Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Morea, i consiglieri Bochicchio, Picerno, Tataranno e Araneo.
I lavori della Commissione si sono conclusi con l’audizione, su richiesta della consigliera Araneo, del vicepresidente dell’Associazione rete cinema sociale, Antonello Faretta, in merito alle criticità emerse in seno alle politiche adottate e alle risorse impiegate nel settore cinematografico. Farretta ha evidenziato la necessità di potenziare e consolidare la governance della Lucana film commission e incrementare le risorse da destinarsi ai bandi per far crescere il settore cinematografico sul territorio. “Occorrono investimenti maggiori per continuare a operare ed essere competitivi – ha sottolineato Faretta – per favorire la nascita di nuove imprese e start up del settore e anche per formare le maestranze sul posto. Il comparto è in agitazione a causa delle conseguenze del decreto ‘tax credit’ che rischia di rafforzare le produzioni in mano ai capitali stranieri a discapito delle piccole produzioni e delle PMI autoctone. Bisogna pertanto sviluppare maggiori sinergie tra attori del territorio, costruire il dialogo con l’Università e con tutte le parti sociali, Confartigianato, Confindustria ecc., per intercettare risorse, fare impresa e creare un clima adeguato allo sviluppo del comparto, anche con una legge regionale specificatamente dedicata al Cinema”.
Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Morea, i consiglieri Bochicchio e Araneo.
Hanno partecipato ai lavori, oltre al Presidente Morea (Azione), i consiglieri regionali Antonio Bochicchio (Avs-Psi-LBp), Fernando Picerno (FI), Alessia Araneo (M5s), Roberto Cifarelli (Pd), Maddalena Fazzari (Fdi) e Domenico Tataranno (Lega).