L’annunciata nomina di Matera quale “Capitale mediterranea della cultura e del dialogo” per il 2026 e nei giorni scorsi già sede degli “Stati generali della diplomazia culturale” è un dato congiunto di significativo rilievo, che concorre a far percepire e rappresentare la città di Matera e, conseguentemente, la Basilicata, quale baricentro culturale nell’ambito dello spazio euromediterraneo ed oltre.
Lo evidenzia il Presidente della Deputazione Lucana di Storia Patria – Istituto per gli studi storici dall’antichità all’età contemporanea – prof. Antonio Lerra, auspicando che “una tale rilevante configurazione possa, tra l’altro, comportare ai vari livelli istituzionali di operatività programmatica e progettuale un’adeguata attenzione per la processualità storica che ha caratterizzato e configurato nei secoli il cammino dei popoli euromediterranei e relativi contesti politico-istituzionali e socio-economico-culturali”.
“La conoscenza e la rappresentazione di contesti territoriali e comunitari nelle loro caratterizzanti Carte storico-identitarie – ha aggiunto il prof. Lerra – è di fondamentale e determinante base di riferimento per la stessa programmazione di attività culturali, ai vari livelli”.
Nov 08