Visita speciale dell’arcivescovo di Potenza, monsignor Davide Carbonaro, nei locali della chiesa di “San Pietro e Paolo” del capoluogo lucano, dove ha sede l’associazione “Battiti Essenziali”, impegnata ormai da anni nell’assistenza alle famiglie colpite da lutto pre e perinatale e nella sensibilizzazione sul tema. Un’occasione per il presidente dell’associazione, l’avvocato Fabio Baldissara e gli altri iscritti, per raccontare le molteplici attività associative e i prossimi obiettivi . “Accompagnato da don Antonio Palo, monsignor Carbonaro – hanno spiegato i promotori di ‘Battiti Essenziali’ – ci ha ringraziato per aver messo insieme le nostre ferite e le domande del nostro cuore, che dopo un evento drammatico come quello della morte di un figlio, possono farci avvicinare o allontanare dalla fede. Le ferite della resurrezione, come ha detto l’arcivescovo non sono un incidente di percorso ma sono un segno che rimane nel corpo di Gesù, perché le ferite non si possono annullare, non si può fingere di non avvertire il dolore ma si possono trasformare”. Le testimonianze di alcuni genitori presenti hanno mostrato come i loro vissuti di dolore e le loro ferite grazie all’incontro con Dio e con gli uomini si è trasformato in una rete di sostegno, di supporto e condivisione. “Il filo del discorso è stata la presenza invisibile e forte delle nostre creature, che non sono solo nostre ma sono figlie di Dio – hanno aggiunto gli iscritti all’associazione – creature alle quali dobbiamo dare un nome e che hanno diritto ad una dignità spirituale”. In ultimo l’arcivescovo è rimasto molto colpito da uno dei simboli del logo dell’associazione: il soffione. “Ci ha spiegato che Abele in ebraico significa ‘soffio’ – hanno evidenziato – e questo soffio di Dio è anche nei nostri figli”.
Nov 08