“Mettere al sicuro il comparto cinema-spettacolo-audiovisivo”. È il messaggio dell’ultima iniziativa che si è tenuta in piazza Torre Guevara a Potenza, nell’ambito de programma della Carovana Uil. Un confronto a più voci con rappresentanti di lavoratori e imprese, professionisti dell’audiovisivo, associazioni impegnati a contrastare le difficoltà occupazionali che si registrano nel settore. A coordinare il dibattito Antonello Faretta regista, produttore, sceneggiatore, nato nel 1973 a Potenza che vive e lavora tra la Basilicata e Roma (dove ha studiato Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza) con numerose produzioni alle spalle. Sul palco il segretario generale Uilcom Salvo Ugliarolo, Roberto Corirossi, responsabile Uilcom produzione culturale, Corrado Azzolini, presidente Confartigianato Cinema e audiovisivo, Aberto Amato presidente Ass. Italiana Tecnici del Suono. In collegamento Dario Indelicato – “Siamoaititolidicida” – e Raffaele Buranelli, presidente Raai (Registro Attori). A lanciare l’allarme sul presente-futuro del comparto il segretario generale Uilcom Ugliarolo: “il Governo dei tagli attraverso la manovra finanziaria, che ci costringe allo sciopero generale del 29 novembre, insieme alla Cgil, ha tagliato anche per le produzioni audiovisive. Il problema è che nell’ultimo anno, senza certezza su tax credit e budget a disposizione, molte produzioni sono state costrette a fermarsi, quelle straniere hanno preferito spostarsi altrove, e il lavoro si è quasi dimezzato. E nel 2025 molti si troveranno disoccupati, senza ammortizzatori e rischiando di perdere anche l’anno contributivo (che pure dopo il Covid è stato abbassato a novanta giorni)”.
Il rischio – come è stato sottolineato da tutti gli interventi (con sfumature differenti) – è che anche il cinema, simbolo del “made in Italy”, scomparirà con le grandi produzioni internazionali che si sono già imposte sul nostro mercato.
Le piccole e medie imprese sono state da sempre il luogo della sperimentazione creativa e fonte di nuova autorialità.
Migliaia di lavoratori del settore sono dunque attualmente senza occupazione, ma soprattutto senza nessuna prospettiva futura a causa della gestione dei decreti ministeriali riguardanti il settore Cine-Audiovisivo. Lo ha denunciato Indelicato del comitato “Siamo ai titoli di coda” che ha promosso manifestazioni di protesta.
Il segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli ha ricordato i dati del Sistema Produttivo Culturale in Basilicata che ha un “giro” (2023) di 461 milioni di euro e per occupazione (diretta ed indotta) raggiunge le 8.438 unità (8.200 unità nel 2022). Incide per il 3,4% del Valore Aggiunto complessivo della regione (più 0,1% in un anno). I numeri dimostrano che la cultura è uno dei motori della nostra economia. Matera location di tanti film e produzioni lo testimonia. Una filiera – ha detto – che richiede tutta l’attenzione del sindacato. Diviso per settori in Basilicata le attività core raggiungono i 184 milioni con un’occupazione di 3.900 unità; le altre (creative-driven) 277 milioni per 4.535 unità lavorative rispetto alle 4.400 dell’anno precedente. Sono dati del rapporto Unioncamere “Io sono cultura”. Da qui è nata questa iniziativa, dopo confronto e discussione con il regista Faretta, per completare il nostro impegno a ridare visibilità e dignità ai “lavoratori fantasma”.
Il segretario Uilcom Ugliarolo sottolinea: “Ci siamo rivolti al neoministro MIC Giuli – al quale unitariamente ad altri sindacati abbiamo posto proposte di merito – per un Tavolo. Dai dati in nostro possesso, nel 2024 si registra un aumento della disoccupazione di una parte significativa di lavoratrici e lavoratori”.