Il cinema di Sorrentino, il suo prodigio eccentrico, si manifesta ancora nel suo ultimo film “Parthenope”, che al Cinema Lovaglio di Venosa apre da 9 al 13 novembre la 164^ rassegna dal titolo emblematico “Il filo del tempo” e promossa con costanza da Lidia Lovaglio, unica sala attiva presidio di cultura nell’area nord della regione. Il regista napoletano ritorna nella sua città dell’anima; e come negli ultimi film, ricerca con coraggio visionario una nuova verità scenica che riesca a rendere manifesta una propria interiorità concettuale, da comunicare allo spettatore.
Dal 14 al 15 la rassegna venosina porta sul grande schermo Familia del giovane regista cosentino Francesco Costabile premiato all’ultima Mostra di Venezia nel prestigioso concorso Orizzonti. Salutato con oltre 10 minuti di applausi e con un eccellente cast: Francesco Di Leva, Francesco Gheghi, Barbara Ronconi, il film trae le mosse dall’autobiografia “Non sarà sempre così” di Luigi Celeste, che nel 2008 uccise il padre e fu condannato a nove anni di reclusione per omicidio. Il film ha la struttura di una tragedia greca, riflesso di una violenza congenita fra le mura domestiche.
Il filo del tempo della rassegna venosina ci conduce all’inizio del secolo scorso con il film Maria Montessori la Nouvelle Femme diretto dalla francese Lea Todarov con Jasmine Trinca. La vicenda umana e pedagogica della dottoressa Montessori che ha cambiato i metodi di insegnamento e cura dell’infanzia, dall’educazione dei bambini con problemi psichici all’educazione di tutti i bambini. Un film necessario per comprendere anche i cambiamenti insiti nei tempi moderni. Lea Todorov è figlia del filosofo Cvetan Todorov. È in programma il 21 è 22 novembre.
A seguire, 27 e 28 novembre il film Madame Cliquot del regista inglese Thomas Napper: ancora una donna coriacea nella narrazione di una storia vera, evolute ambizioni di una pioniera della imprenditoria, in una azienda vinicola francese fondata con il marito prematuramente scomparso. Film ben diretto ed interpretato, un protofemminismo che vale sempre la pena raccontare.
La rassegna venosina si conclude con il film “La stanza accanto” del maestro spagnolo Pedro Almodovar che ha vinto il Leone d’oro alla Mostra di Venezia (al Lovaglio dal 5 al 9 dicembre).
Protagoniste le favolose Tilda Swinton e Julianne Moore, per un film drammaturgicamente perfetto e sullo sfondo l’eutanasia. Tema delicatissimo e divisivo che ad un regista controverso non poteva mancare di affrontare nella sua straordinaria filmografia.
Nov 11