Venerdì 15 novembre 2024 alle ore 18,30 nel CAM Garibaldi a Milano (Corso Garibaldi, 27) la Fondazione Leonardo Sinisgalli grazie alla collaborazione con l’Associazione Amici della Basilicata in Lombardia presenterà in prima nazionale, nell’ambito del Furor Sinisgalli 13, il suo ultimo lavoro editoriale “Leonardo Sinisgalli e la pubblicità Eni negli anni di Enrico Mattei: 1958-1963” di volume di Elio Frescani e Biagio Russo (Fls, Montemurro 2024, pp. 496).
Nella città che accolse un giovane ingegnere lucano negli anni Trenta, spalancandogli le porte di un rapporto intellettuale con l’industria, grazie alla collaborazione con l’Associazione Amici della Basilicata in Lombardia, la Fondazione Leonardo Sinisgalli presenterà, nell’ambito del Furor Sinisgalli 13, il suo ultimo lavoro editoriale, il volume di Elio Frescani e Biagio Russo “Leonardo Sinisgalli e la pubblicità Eni negli anni di Enrico Mattei: 1958-1963” (Fls, Montemurro 2024, pp. 496). Un viaggio nella storia e cultura italiana del miracolo economico attraverso la comunicazione pubblicitaria di una delle maggiori realtà imprenditoriali nostrane, di cui il poeta-ingegnere di Montemurro, con il suo sguardo multiforme, è stato protagonista.
Realizzato grazie al sostegno di Eni e al contributo documentale del suo Archivio Storico, il volume raccoglie le relazioni scientifiche nate dal convegno “Leonardo Sinisgalli: il poeta ingegnere alla corte di Enrico Mattei”, organizzato dall’Associazione Amici della Basilicata in Lombardia a marzo 2023 a San Donato Milanese, dove si trovano il quartier generale di Eni e Metanopoli, la “città del metano” voluta da Enrico Mattei per i dipendenti dell’azienda.
La Prima nazionale si terrà venerdì 15 novembre alle ore 18,30 presso il CAM Garibaldi a Milano (Corso Garibaldi, 27).
All’incontro, introdotto e moderato da Maria Grazia Trivigno dell’Associazione Amici della Basilicata in Lombardia, interverranno Mimmo Sammartino, presidente della Fondazione Sinisgalli, e gli autori Elio Frescani, già docente a contratto di “Storia contemporanea” e “Teoria e tecniche della comunicazione radiotelevisiva” all’Università di Salerno e attualmente bibliotecario all’Università di Bologna, e Biagio Russo, già direttore della Fondazione Sinisgalli e ora componente del Comitato tecnico-scientifico. Per il Comune di Milano, il saluto istituzionale sarà portato dall’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali, Emmanuel Conte.
Nel 1958 il visionario Enrico Mattei affida al poliedrico Leonardo Sinisgalli, che aveva già lavorato per grandi aziende come Pirelli, Olivetti, Finmeccanica e ideato e diretto prestigiose riviste aziendali fra cui “Civiltà delle macchine”, un settore ritenuto altamente strategico per Eni come quello della promozione e della comunicazione. Da questo sodalizio e grazie alla collaborazione di artisti, grafici, architetti e ingegneri, scrittori e poeti, nasceranno fortunate réclame di prodotti che si affermavano sul mercato ed entravano tra i beni di consumo degli italiani, tra cui gli indimenticabili spot televisivi per “Carosello”, con le avventure di personaggi passati alla storia come “Angelino”, ma anche un’intensa attività fieristica e campionaria, concorsi a premi per la fidelizzazione dei consumatori, cartellonistica e slogan, campagne radiofoniche, stampa e cinematografiche.
Di tutto questo il volume dà conto, nella doppia indagine condotta dagli autori, arricchita da un variegato apparato iconografico fatto di locandine, manifesti, fotografie, illustrazioni, disegni, riproduzioni di fotogrammi cinematografici, missive e comunicazioni interne. Dalle pagine del volume emerge con forza la visione poetica e artistica che Sinisgalli aveva della pubblicità, in cui confluisce una romantica ed eclettica passione per un’impurità intelligente e spiazzante del messaggio, testuale e visuale, che esaltava, più che mortificare, il fosforo del consumatore. Una concezione alta, nobile, qualitativa, della pubblicità, intesa come un’arte minore, ma pur sempre un’arte. Un’impostazione artigianale dello stile d’impresa, inteso come incontro tra mestiere e intuito, arte e sapere delle mani, che accoglie e supera la razionalità mediante l’intelligenza del corpo, l’immaginazione, l’illuminazione. Tutti elementi che per molto tempo sono stati alla base del successo del Made in Italy.