Crisi area industriale San Nicola di Melfi, Cefola (Uiltrasporti): Automotive e indotto sull’orlo del precipizio. Di seguito la nota integrale inviata da Antonio Cefola Segretario Generale Regionale Uiltrasporti Basilicata.
Con il disinteresse totale della famiglia Agnelli e le grandi manovre, negative, di Stellantis tutta l’area industriale di San Nicola di Melfi è ormai sull’orlo del precipizio e non si intravede ancor nessuna soluzione che possa tranquillizzare tutti gli addetti che operano nelle varie aziende.
Ormai Stellantis, ex FIAT ed ex esempio Fabbrica Integrata, oltre a non garantire la piena produttività del proprio stabilimento non garantisce più alcuna commessa a tutto l’indotto che si vede costretto a ricorrere agli ammortizzatori sociali, finche ce ne saranno, e ai licenziamenti collettivi come è già avvenuto in alcune realtà.
La logistica è ormai totalmente in ginocchio con un’azienda “International Trading & Service s.r.l.” che con i suoi 103 addetti si trova agli sgoccioli a causa dell’internalizzazione delle attività attuata da Stellantis.
Ancora più grave è la situazione delle aziende “Teknoservice Srl” “Trasnova” e “Logitech” Fanno movimentazione auto negli stabilimenti di Melfi, Pomigliano e Cassino che con un organico nel cantiere di Melfi di circa 100 unita attendono la proroga o il rinnovo del contratto che scade il 31 dicembre p.v. per proseguire l’attività.
A proposito di queste ultime aziende, nella giornata di ieri 12 novembre è stato dichiarato lo stato di agitazione e in caso di risposte negative ci sarà l’immediato fermo delle attività con una immediata dichiarazione di sciopero.
E’ ora che la politica smetta di litigare su beghe interne ed esterne e dia priorità alle esigenze di lavoro dei lucani che, ormai, stanno spopolando la nostra regione.