“Formarsi per proteggere!”: è lo slogan che ha caratterizzato il corso di formazione che si è tenuto a Potenza in attuazione di un progetto nazionale congiunto Feneal-Uil e Ital (Patronato Uil) sulle tutele in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali. Nel 2023 in Basilicata sono state 305 (dati Inail) le denunce di infortuni nel comparto delle costruzioni. All’iniziativa hanno partecipato il segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli, il segretario regionale Feneal Mino Paolicelli, Piero Bombardieri (Ital nazionale), Angelo Spampinato (Feneal nazionale).
“Ringraziamo Feneal Uil e Ital Uil – ha detto il segretario Uil Vincenzo Tortorelli – per aver portato in Basilicata l’ esperienza formativa nell’ambito della campagna “costruiamo tutela e diritti”, che si inserisce perfettamente in un percorso che condividiamo pienamente, volto a creare una sinergia sempre maggiore fra confederazione, categorie e patronato per offrire un servizio e un sostegno efficace ed efficiente alle persone che hanno subito danni da lavoro o alla salute e più in generale in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro. La campagna “Zero morti sul lavoro” che la Uil lucana attua già da alcuni anni oggi ha avuto una tappa significativa perché – ha aggiunto- salute e sicurezza sui luoghi di lavoro sono per noi una priorità. Nel nostro Paese si continua a morire sui luoghi di lavoro, soprattutto in fabbrica e nei cantieri, e per questo oltre alla sensibilizzazione e alle proposte per quelli che consideriamo omicidi a tutti gli effetti già avanzate al Governo che nella manovra di Bilancio non ha messo un solo euro, serve rafforzare anche la rete delle nostre azioni di tutela dei lavoratori”.
Nell’incontro è stato presentato il “cassetto dei diritti nel settore costruzioni”, un manuale realizzato da Ital e Feneal per il riconoscimento dei diritti previdenziali a seguito di infortunio sul lavoro o malattia professionale. Nelle sedi Uil c’è un operatore a servizio dei lavoratori con un attività di rete in collegamento con i delegati in stretta sinergia con gli uffici Ital e Feneal.
I dirigenti Feneal Paolicelli e Spampinato hanno ribadito “l’urgenza di istituire una Procura Speciale che dia giustizia alle vittime ma anche alle loro famiglie, insieme con la necessità di difendere i contratti collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni più rappresentative.” Nell’ambito degli appalti invece “resta l’urgenza di porre un freno alle infinite catene dei subappalti lungo le quali troppo spesso i lavoratori finiscono per perdere diritti e salario ma soprattutto la vita stessa. Indispensabile sarà parificare il trattamento normativo ed economico tra il lavoro negli appalti pubblici e quello negli appalti privati.” Per gli edili della Uil “la formazione resta centrale facendo in modo però che sia continua e di qualità.” E per questo si chiede l’istituzione di un Albo nazionale della formazione che certifichi l’avvenuta realizzazione della stessa, con tutta una serie obbligatoria di informazioni dettagliate. Riferendosi alla recente normativa della Patente a crediti è stata ribadita “la necessità che i percorsi formativi, a cui le imprese sono obbligate ogni volta che si verifica un evento grave, siano attivati subito e non soltanto dopo che l’impresa scenda sotto i 15 punti e che venga riconosciuto un ruolo maggiore e più attivo di Rls/Rlst, sia nella verifica della patente, che nel momento delle ispezioni.”
Sulle malattie professionali, altra piaga del settore costruzioni “occorre diminuire i tempi di attesa per l’eventuale riconoscimento da parte dell’Inail e di recepire la Direttiva europea sull’amianto che in Italia causa ancora 1.545 morti. Serve rendere l’innovazione tecnologica obbligatoria per le imprese affinché investano su soluzioni per migliorare salute e sicurezza, così come anche una maggiore interconnessione tra le banche dati al fine di avere un quadro quanto più possibile realistico sul fenomeno.”
Bombardieri ha ricordato l’impegno dell’Ital in un progetto, “100 per cento sostegno: sportello incidenti sul lavoro”, per il quale sono coinvolte tutte le operatrici e tutti gli operatori, con l’obiettivo di offrire assistenza e tutela sia alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno subito un incidente sia, nei casi drammatici di morti sul lavoro, ai familiari delle vittime. Uno dei punti qualificanti dell’iniziativa consiste nella disponibilità del nostro Istituto ad affrontare la vicenda in tutti i suoi aspetti, garantendo l’assistenza dei medici competenti, degli avvocati, anche di quelli penalisti e, persino, degli psicologi.
Per Paolicelli ” c’è un attacco sistematico non solo al sindacato ma ad un modello di relazioni industriali costruito con fatica negli anni e che ha permesso alle lavoratrici e ai lavoratori di questo paese di ottenere avanzamenti sul piano economico e dei diritti da cui certo non vogliamo tornare indietro. Anche per questo sciopereremo il 29 novembre!”