Nomina Presidente Ente Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane, Legambiente Basilicata: “Garantire le competenze”. Di seguito la nota integrale.
Nei prossimi giorni è in scadenza l’avviso pubblico per la designazione e la nomina di rilevanti enti sub-regionali, tra cui la nomina del presidente del Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane. Le norme statutarie, così come l’avviso pubblicato sul bollettino regionale, prevedono che le proposte di candidatura siano accompagnate, a pena di esclusione, da dichiarazioni che, oltre a precisare dati anagrafici, titolo di studio e curriculum, indichino i requisiti posseduti in relazione alle caratteristiche dell’Ente. In sostanza, ai fini della nomina del Presidente del Parco, la norma stabilisce che vengano designate persone con competenza ed esperienza in materia di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico e ambientale, che conoscano il territorio e le sue problematiche e che si siano distinte per il loro impegno nella tutela dell’ambiente.
Esiste tuttavia il rischio che si ripresenti lo stesso scenario di qualche anno fa, quando la Commissione Consiliare Speciale della Regione Basilicata, chiamata a esprimere il proprio parere sulle candidature del Parco della Murgia Materna, non esaminò le singole proposte né verificò la corrispondenza tra i requisiti dei candidati e quelli specificamente richiesti dalle leggi e dai regolamenti. Vale la pena ricordare che il tempo dedicato dalla Commissione all’esame dei curricula di oltre trenta candidati non superava il minuto per ciascuno: un tempo chiaramente insufficiente per una valutazione adeguata, per verificarne la corrispondenza ai requisiti o per fare un confronto accurato tra i candidati.
Il risultato di queste dinamiche è ben noto: sono proprio queste prassi a generare disillusione e sfiducia nei cittadini verso le istituzioni. Nonostante l’importanza straordinaria del patrimonio naturale e le norme che definiscono le caratteristiche e l’iter procedurale per la governance degli enti sub-regionali, la gestione di tali enti continua a rappresentare uno dei punti più critici del modus operandi della nostra classe politica locale. Spesso, infatti, si riscontrano vere e proprie violazioni, false applicazioni delle leggi regionali, degli statuti degli enti e delle normative specifiche definite dagli avvisi pubblici. Tali violazioni risultano in una falsa applicazione della L. 241/1990, dell’art. 97 della Costituzione e, in particolare, del principio di buon andamento della pubblica amministrazione.
Ci auguriamo che questa volta ci sia un cambio di direzione positivo, rispettando quanto sancito dall’art. 18 dello Statuto del Parco Naturale Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane: il Presidente dell’Ente Parco deve essere nominato dal Consiglio Regionale, sulla base delle candidature pervenute alla Comunità del Parco, tra persone con competenza ed esperienza nella tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico e ambientale, con conoscenza del territorio e delle sue problematiche, che si siano distinte per il loro impegno nella tutela dell’ambiente.
Lo stesso rigore è richiesto anche per le nomine di competenza dei Comuni all’interno della Comunità del Parco, ricordando che, anche in questo caso, lo statuto sancisce che ai fini della nomina dei componenti del Consiglio Direttivo debbano essere designate, proprio dalla Comunità del Parco, persone con esperienza in amministrazione pubblica o privata e in materia di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico e ambientale, con conoscenza del territorio e delle sue problematiche.