In piazza anche per difendere il “diritto alla doccia”: è il contenuto di uno dei tanti striscioni che gli studenti e i cittadini hanno portato nel centro storico di Potenza, dove si è svolta questa mattina la manifestazione di protesta contro la crisi idrica a cui partecipano diverse centinaia di persone.
In particolare, gli studenti potentini hanno rinviato di 24 ore la manifestazione sulla scuola che nelle altre città italiane si è tenuta nella giornata di venerdì 15 settembre.
Nei 30 Comuni lucani, 28 nel Potentino tra i quali anche Potenza e 2 nel Materano, Irsina e Tricarico, interessati dalle drastiche riduzioni quotidiane dell’erogazione idrica sta crescendo la tensione: stamani gli studenti hanno inneggiato cori e slogan anche contro il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (Forza Italia).
Studenti, cittadini e rappresentanti di Cgil, Uil e Usb – una delegazione sarà ricevuta dal prefetto di Potenza. Michele Campanaro, e dal sindaco, Vincenzo Telesca (centrosinistra) – stanno esprimendo perplessità sulla scelta di far convogliare l’acqua del fiume Basento (“che ci fa paura perché sarebbe inquinata”) nella diga del Camastra, sempre più vuota, al centro della crisi idrica lucana e sulle analisi da svolgere sulla potabilità.
I tre punti principali della manifestazione – hanno spiegato gli organizzatori del Comitato Acqua pubblica – sono: acqua pulita, trasparenza nella gestione e rispetto dei 140 mila cittadini interessati dalle restrizioni quotidiane dell’erogazione idrica.