Giannino Romaniello, presidente Csv Basilicata, in una nota comunica che “a seguito di diverse dichiarazioni di alcune associazioni presenti nel Csv ed all’annuncio di Antonio Papaleo di una conferenza stampa convocata per lunedì 18 novembre in cui non specifica bene a nome di chi la fa firmandosi il presidente, l’assemblea generale, unico luogo di rappresentanza delle associazioni aderenti al Csv di Basilicata nel rispetto dello statuto è convocata per lunedi 18 novembre 2024.alle ore 16 nella sede in via Sicilia 10 per discutere ed approvare il documento sulla programmazione delle attività riferite all’anno 2025. Di seguito la nota integrale.
Basta delegittimare il CSV e quelli che vi operano con impegno e professionalità.
Non è mia abitudine fare polemica e né tanto meno esprimere valutazioni sul modo con cui altri hanno operato in passato nella direzione del Csv Basilicata, ma dopo dichiarazioni pubbliche di Ciancio, Papaleo e altri ritengo opportuno fare le dovute precisazioni per necessità di trasparenza e difesa della dignità dei lavoratori del Csv e della stragrande maggioranza delle associazioni che hanno nel rispetto delle regole eletto il nuovo Consiglio Direttivo.
A tal fine preciso che:
a) Il 6 luglio l’assemblea, dopo ampia discussione sulle risultanze del lavoro svolto dalla Commissione elettorale e non condividendone le modalità con cui era stato applicato l’istituto del soccorso istruttorio nel valutare alcune domande di candidatura, ha approvato la proposta formulata da Ciancio di una riapertura dei termini per la presentazione delle candidature.
b) Il voto nell’assemblea del 29 luglio è avvenuto nel pieno rispetto delle regole:
la Commissione elettorale dopo aver esaminato le candidature ha pubblicizzato la lista dei candidati, ha predisposto le schede elettorali, ha costituito il seggio, ha curato le operazioni di voto ed effettuato le operazioni di scrutinio delle schede. Il Presidente della Commissione ha comunicato i risultati delle votazioni e la composizione degli organi statutari. I Soci aventi titolo al voto erano 82 e i votanti sono stati 81. L’assemblea si è chiusa senza che nessuno avesse sollevato contestazioni o segnalato irregolarità.
c) Nei giorni successivi 28 associazioni hanno proposto ricorso.
d) Il ricorso è pieno di inesattezze che non trovano riscontro nei verbali d’assemblea.
e) L’Organo Territoriale di Controllo competente per la Basilicata ha per due volte dichiarato la irricevibilità del ricorso.
f) Le pressioni esercitate per stimolare l’intervento di alcuni politici hanno esposto e danneggiato l’immagine del Centro Servizi di Basilicata sia a livello regionale che nazionale danneggiando anche la professionalità del personale dipendente che con abnegazione in esso opera a sostegno del terzo settore lucano.
g) Non sono state ammesse al voto tre associazioni in quanto, come previsto dal Codice del terzo settore, dallo Statuto del Csv e dal Regolamento elettorale, il diritto di elettorato attivo e passivo spetta agli Enti iscritti nel Libro dei Soci da almeno tre mesi alla data di avvio delle procedure. In ogni caso il loro voto sarebbe risultato ininfluente per la composizione del Consiglio Direttivo.
h) È comprensibile la delusione di chi non condivide il risultato delle elezioni quando non risponde alle proprie aspettative ma questa è la democrazia. Non per questo bisogna operare per danneggiare una struttura fondamentale per il volontariato lucano.
Il nuovo Consiglio Direttivo vede cinque componenti su nove di prima nomina, che non hanno nulla a che fare con eventuali, ma non specificati, errori e interessi che il consigliere Ciancio ritiene siano stati commessi e portati avanti nel passato, forte della sua lunga partecipazione alla gestione del Csv dove ha ricoperto anche l’incarico di vice presidente vicario.
Infine sottolineo che noi al primo mandato e il Presidente uscente siamo convinti sostenitori della regola dei due mandati consecutivi prevista giustamente dalle norme. Come da noi affermato nelle assemblee a partire da quella del 5 maggio non condividiamo la decisione di calcolare il numero dei mandati consecutivi solo da questo mandato. La nostra interpretazione coincide con quanto afferma la Corte Costituzionale “il divieto del terzo mandato consecutivo favorisce il fisiologico ricambio all’interno dell’organo immettendo forze fresche nel meccanismo rappresentativo e blocca l’emersione di forme di cristallizzazione della rappresentanza.”
Riteniamo che chi svolge funzioni di direzione deve sempre e prima di tutto garantire il ricambio e la crescita di nuove leve in tutti i campi piuttosto che cercare di mantenere incarichi a vita.
Abbiamo accettato l’incarico per contribuire a rafforzare il ruolo e la funzione del Csv di Basilicata. In questi primi tre mesi abbiamo promosso e svolto nove incontri territoriali riscuotendo un’ampia partecipazione da parte delle associazioni. Incontri che continueremo a organizzare per dare piena attuazione agli obiettivi a base della programmazione predisposta e che sarà oggetto di discussione nell’assemblea dei soci di lunedì anche al fine di costruire reti territoriali programmatiche per dare più forza al mondo del volontariato nelle relazioni con i diversi livelli istituzionali.
Il coinvolgimento attivo dei partecipanti ha rappresentato un importante contributo per la costruzione condivisa della programmazione triennale del CSV che riteniamo debba meglio rispondere alle esigenze e ai bisogni del terzo settore lucano.
Il Libro dei Soci, che in Agosto aveva ottantacinque associati, registra, ad oggi, cento Enti del Terzo Settore. Altre sei nuove richieste di adesione sono pervenute in questi ultimi giorni.
Questo incremento del numero dei Soci riteniamo sia il primo segnale che il nuovo Consiglio Direttivo sta operando una svolta apprezzata dalle associazioni che riconoscono il ruolo del CSV e si aspettano novità dall’operato del gruppo dirigente e soprattutto una espressione di stima delle competenze e della professionalità del suo personale.
Il nostro unico interesse è quello di ricostruire un clima di confronto sui contenuti. Ci auguriamo che tutti, compreso chi ha proposto il ricorso immotivato e non veritiero dei fatti avvenuti, collaborino pur nelle differenti opinioni a rendere sempre più inclusivo il Csv di Basilicata, se ciò non sarà non modificherà il nostro comportamento che sarà sempre improntato alla inclusione.