Popolari Uniti ha inviato una lettera aperta al sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca per chiedere la convocazione urgente del Consiglio Comunale di Potenza in cui affrontare il tema dell’emergenza idrica. Di seguito la nota integrale.
La presente richiesta viene formulata ai fini della convocazione “urgente” di una seduta di Consiglio comunale aperto.
Come noto, ormai dal mese di settembre u.s. la città di Potenza ed altri 28 comuni serviti dalla diga della Camastra subiscono la sospensione idrica nelle ore serali e notturne.
La diga avrebbe una capienza di oltre 20M di mc, ma da quanto emerge dalla stampa locale nel recente periodo sarebbe stata mantenuta ad un livello di 9 M di mc.
L’invaso, sempre secondo quanto si apprende dai media, necessiterebbe di alcuni lavori per il ripristino della piena funzionalità e gli adduttori principali posti a valle dell’invaso presenterebbero delle importanti rotture, con notevole dispersione della risorsa.
Tali condizioni, in uno ai cambiamenti climatici, sarebbero le cause dell’attuale crisi idrica.
Allo stato la Regione Basilicata starebbe studiando iniziative tese ad interconnettere la diga della Camastra con altri bacini idrici. Nelle more, comunque, è stata realizzata una condotta per addurre l’acqua dal fiume Basento all’invaso, per poi trasferirla all’impianto di potabilizzazione di “masseria Romaniello”, nel comune di Potenza, ed infine immetterla nelle condotte che raggiungono la cittadinanza.
Tale scelta ha destato e desta non pochi interrogativi da parte della comunità; interrogativi che meritano di essere fugati attraverso un dibattito istituzionale qualificato, partecipato dai soggetti interessati dell’emergenza: “Prefetto della Provincia di Potenza , Prefetto della Provincia di Matera, Presidente della Giunta Regione Basilicata, Assessori regionali competenti, Sindaci dei comuni interessati, Gestori delle reti idriche, Protezione civile, Egrib, Acquedotto Lucano, Acque del Sud, Consorzio di Bonifica per la Basilicata, Anci.
Nel contempo, l’assenza di precipitazioni piovose starebbe determinando un esaurimento dell’acqua nell’invaso. Qualcuno riferisce di pochi giorni di autonomia. Una situazione così grave ha immediate ricadute sulla popolazione, sulle attività commerciali, sui siti industriali e sulle scuole. Per queste ultime potrebbe verificarsi anche la sospensione delle attività.
La convocazione di un’apposita seduta aperta a tutta la cittadinanza, dunque, consentirebbe di conoscere la situazione attuale, le soluzioni adottate per superare l’emergenza e il futuro che ci aspetta.
All’uopo ci si permette anche di enunciare l’o.d.g. del fissando C.c.:
“Emergenza idrica: quali iniziative e strategie per la città capoluogo.
Investimenti, sicurezza e tutela della salute. Obiettivi per il futuro”.
Infine, considerato il carattere di urgenza, ci si permette di avanzare anche richiesta di deroga ai termini indicati nell’art. 43 dello Statuto comunale