“Viviamo una situazione di emergenza incredibile, a causa di una crisi idrica figlia di tanti fattori, alcuni legati a cause naturali ed altri a gravi mancanze gestionali. Acque del Sud, erede dello sciagurato Eipli, necessita una riflessione profonda: la centralizzazione della gestione non è utile e non risponde alle esigenze della Basilicata. La Regione ha affrontato in maniera decisa l’emergenza, prima con il Camastrino, poi con la verifica di nuovi pozzi e, infine, con il prelevamento delle acque del Basento. Acque che sono state esaminate con esiti positivi, e dovranno continuare ad esserlo con continuità, in un’ottica di trasparenza e sicurezza per i cittadini. Trasparenza e sicurezza cui deve affiancarsi la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, nei laboratori di Arpab e Asl, nella Regione, nei Comuni, nella Protezione Civile e in tutti coloro che stanno lavorando per far fronte a questa situazione drammatica. Non sono tollerabili speculazioni o timori diffusi ad arte. Occorre essere vicini ai cittadini e alle cittadine, alle attività, attraverso misure di sostegno economico. Occorre inoltre accelerare con le infrastrutture, attese da decenni, capaci di consentire alla Basilicata di superare il gap attuale e di guardare con fiducia ai prossimi 20 anni. Ed occorre spingere a livello centrale perché il modello Ponte di Genova possa essere replicato in ogni situazione emergenziale. Il patto tra Regione, Comuni e cittadini va rafforzato con la trasparenza e la condivisione in particolare di quelle manovre che toccano da vicino la cittadinanza: il Piano Sanitario, quello Paesaggistico, il Piano delle infrastrutture, e naturalmente quello di gestione della risorsa idrica.”
Lo dichiara Nicola Morea, capogruppo di Azione Basilicata in Consiglio regionale.