Questa mattina nella sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 in occasione della Giornata del Mediterraneo, è stato presentato il progetto Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026.
Sono intervenuti all’incontro con i giornalisti Leonardo Fuina, presidente del Matiff (Matera International Film Festival) e ideatore della candidatura di Matera capitale medirerranea della cultura e del dialogo, il Commissario Prefettizio del Comune di Matera, Raffaele Ruberto in collegamento da remoto, la Direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rita Orlando, il presidente della Provincia id Matera, Francesco Mancini, il consigliere regionale Michele Casino, il presidente della cooperativa Il Sicomoro, Michele Plati, il referente dell’Apt Basilicata, Nino Paternoster.
Michele Capolupo
Di seguito i particolari.
Questa mattina, in occasione della Giornata del Mediterraneo, Matera e Tetouan (Marocco) sono state ufficialmente proclamate Capitali Mediterranee della Cultura e del Dialogo 2026, un riconoscimento istituito dall’Unione per il Mediterraneo (UfM) e dalla Fondazione Anna Lindh. La nomina, presentata durante la conferenza stampa congiunta del Comune di Matera e della Fondazione Matera Basilicata 2019, celebra la capacità di Matera di porsi come ponte tra culture, identità e storie che attraversano il Mediterraneo.
Il Commissario Prefettizio di Matera, Raffaele Ruberto, ha sottolineato l’importanza di questa nomina per la città e per tutto il Sud Italia: “Questo progetto, voluto dal Comune di Matera e curato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, rappresenta un’opportunità straordinaria per consolidare il ruolo di Matera come crocevia culturale del Mediterraneo. Matera diventa simbolo di dialogo, sostenibilità e unità, valorizzando le sue radici e costruendo ponti verso il futuro.”
Rita Orlando, Direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, ha posto l’accento sulla rete di relazioni che Matera ha già iniziato a tessere: “L’eredità di Matera 2019 ci offre oggi l’opportunità di interpretare il ruolo di Matera per il 2026 in una chiave euromediterranea, dove due dimensioni geografiche e culturali, solo in parte sovrapposte, trovano in questa città un punto di convergenza. Abbiamo già avviato una fitta rete di relazioni con altre città del Mediterraneo, mettendole in dialogo non solo con le nuove Capitali europee della cultura, ma anche con le comunità lucane, portatrici di radici profondamente legate alla storia e all’identità del Mediterraneo.”
Nel comunicato ufficiale diramato oggi dall’Unione per il Mediterraneo e dalla Fondazione Anna Lindh, presentato durante la conferenza stampa, il Segretario Generale dell’UfM, Nasser Kamel, ha dichiarato: “Non si dovrebbe mai sottovalutare il potere della cultura. In un’epoca di divisioni e conflitti tragici, dobbiamo riconoscere il potenziale della cultura nel costruire ponti e promuovere il dialogo. Congratulazioni a Matera e Tetouan per questo importante riconoscimento che ci spinge verso un futuro condiviso, fatto di inclusione e comprensione reciproca.”
Matera e Tetouan raccoglieranno il testimone di Capitali mediterranee della cultura e del dialogo nel 2026
Matera (Italia) e Tetouan (Marocco) sono state nominate dall’ Unione per il Mediterraneo e dalla Fondazione Anna Lindh, Capitali mediterranee della Cultura e del Dialogo, un riconoscimento che dura un anno e che celebra il ricco patrimonio culturale e la visione mediterranea condivisa delle città.
Una prima edizione dell’iniziativa prenderà il via il prossimo anno nella capitale settentrionale di Tirana (Albania) e in quella meridionale di Alessandria (Egitto) con scambi di collaborazione, tra cui conferenze, eventi sportivi e spettacoli culturali, che coinvolgeranno artisti e società civile locali ed euro-mediterranei. Il bando di candidatura online per l’edizione 2027 si aprirà a gennaio.
Le nuove Capitali mediterranee della cultura e del dialogo sono state annunciate ufficialmente oggi, in occasione della Giornata del Mediterraneo, un’occasione annuale per promuovere il dialogo interculturale, celebrare la cooperazione, abbracciare la diversità e rafforzare i legami tra le due sponde del mare. Quest’anno la campagna della Giornata del Mediterraneo punta i riflettori sugli eroi Mediterranei di tutti i giorni che lavorano attivamente per affrontare le numerose sfide urgenti della regione.
28 Novembre 2024, Barcellona. Matera e Tetouan, rinomati siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO, saranno le Capitali mediterranee della cultura e del dialogo del 2026. Grazie a questo riconoscimento, conferito dall’Unione per il Mediterraneo e dalla Fondazione Anna Lindh, le città ospiteranno per un anno una serie di attività culturali che coinvolgeranno le comunità locali e favoriranno i partenariati in tutta la regione mediterranea. Poiché entrambe le città condividono profonde tradizioni e retaggi storici, questo riconoscimento testimonia il loro impegno a promuovere il dialogo e la comprensione reciproca nella regione.
Il Segretario Generale dell’UpM, Nasser Kamel, ha dichiarato: “Il potere della cultura non deve essere sottovalutato. In un’epoca di divisioni e di tragici conflitti che non hanno una fine immediata, non dobbiamo ignorare il potenziale della cultura nel costruire ponti promuovendo il dialogo di cui c’è bisogno. Congratulazioni a Matera e Tetouan per aver abbracciato la promessa della cultura come mezzo per spianare la strada verso un futuro che sia vantaggioso per tutti.”
“Questa designazione rappresenta per noi una fantastica opportunità per accendere i riflettori sul nostro patrimonio, sui nostri artisti e sulle nostre iniziative culturali, rafforzando al contempo i legami con altre città e Paesi attraverso scambi e collaborazioni arricchenti.” cita il Presidente del Comune di Tétouan, Mustapha El Bakkouri. “Siamo pienamente consapevoli delle sfide e delle responsabilità che comporta questo titolo, che segna una svolta importante per la nostra città. Siamo convinti che sarà una leva preziosa per promuovere la diversità culturale e rafforzare gli scambi artistici a livello nazionale e internazionale. ”
“Siamo molto onorati che Matera sia stata designata Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo per il 2026. Il Mediterraneo non è solo un mare, è anche un mosaico di civiltà e Matera è il luogo ideale dove queste possono incontrarsi, comprendersi e arricchirsi reciprocamente,” afferma il Commissario Prefettizio di Matera, Raffaele Ruberto. “Il progetto culturale che ha portato a questa candidatura, voluto dal Comune di Matera e curato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, rappresenta una straordinaria opportunità per promuovere il dialogo interculturale, valorizzare il nostro patrimonio e coinvolgere l’intera comunità. Un percorso che, partendo dall’esperienza di Capitale Europea della Cultura 2019, mira a consolidare il ruolo di Matera come ponte tra le diverse sponde del Mediterraneo, promuovendo inclusione, sostenibilità e valori di unità, in stretta connessione con la città marocchina Tetouan.”
Matera e Tetouan seguiranno le orme di Tirana (Albania) e Alessandria (Egitto), che nel 2025 diventeranno le prime Capitali mediterranee della Cultura e del Dialogo. I preparativi in queste città sono ben avviati, con le autorità locali e gli attori della società civile che stanno già collaborando strettamente con l’UpM e la Fondazione Anna Lindh per sviluppare un programma coinvolgente di eventi e attività culturali il prossimo anno. Questi seguiranno una serie di eventi di riscaldamento in entrambe le capitali, tra cui la Conferenza dell’UpM sull’Economia Creativa tenutasi a Tirana all’inizio di questo mese o il dibattito sul ruolo delle biblioteche nel promuovere il dialogo interculturale e la coesione sociale che si terrà alla Bibliotheca Alexandrina nelle prossime settimane.
Le candidature online per l’edizione 2027 dell’iniziativa saranno aperte alle città di tutti i 43 Stati membri dell’UpM da gennaio a giugno del prossimo anno. Come in tutte le edizioni passate, la capitale del Mediterraneo settentrionale e quella del Mediterraneo meridionale saranno invitate a collaborare, mettendo in evidenza le loro identità euromediterranee condivise e le loro unicità locali.
Approvate dai 43 Stati membri dell’UpM in occasione del 9° Forum regionale di ottobre, le capitali del 2026 sono state formalmente annunciate il 28 novembre, Giornata del Mediterraneo. Questa celebrazione annuale mette in evidenza le storie positive di cooperazione nella regione, ricordando la nostra identità mediterranea comune. La campagna di quest’anno, The Next Wave, presenta gli eroi Mediterranei di tutti i giorni che affrontano problemi che vanno dalla disoccupazione alla disuguaglianza o al degrado ambientale e al cambiamento climatico. Invita inoltre i cittadini a individuare le sfide che stanno loro più a cuore e a riconoscere gli artefici del cambiamento che stanno già lavorando per affrontarle.
Riguardo l’UpM
L’Unione per il Mediterraneo (UfM) è l’organizzazione intergovernativa euromediterranea che riunisce i 27 paesi dell’Unione europea e 16 paesi del Mediterraneo meridionale e orientale. L’UpM rappresenta un forum per rafforzare la cooperazione regionale, il dialogo e l’attuazione di progetti e iniziative concreti che hanno un impatto tangibile sui cittadini di quelle regioni.
Riguardo l’ALF
La Fondazione Euro-Mediterranea Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture (ALF) è un’organizzazione intergovernativa che svolge una missione interculturale per promuovere la conoscenza, il rispetto reciproco e lo scambio tra i popoli della regione dell’UpM. La Fondazione opera come rete di 42 reti nazionali, raccogliendo circa 4.000 organizzazioni della società civile, svolgendo un ruolo di facilitatore per avvicinare le persone, promuovendo il dialogo tra le culture, alimentando valori universali condivisi e sostenendo la partecipazione dei cittadini nella costruzione di società aperte ed inclusive.
[12:14, 28/11/2024] Caterina Venece Matera 2019: Scheda: Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026
Matera, insieme a Tetouan (Marocco), è stata designata Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, un progetto promosso da Unione per il Mediterraneo (UfM), Fondazione Anna Lindh e Assemblea Regionale e Locale Euromediterranea (ARLEM). Questo riconoscimento celebra le profonde connessioni culturali del Mediterraneo, rendendo Matera un simbolo di dialogo, inclusione e integrazione.
La scelta è caduta sulla città di Matera per l’ambizione espressa nel progetto candidato di non correre per sé stessa, ma di proporsi come interprete e punto di sintesi per l’intero Sud Italia. Come già dimostrato nel 2019, quando fu Capitale Europea della Cultura, Matera si è distinta per la capacità di fare sintesi tra le diversità del Meridione, trasformandole in una narrazione comune, capace di offrire una nuova visione dell’Europa vista da Sud. È quello che emerge dal progetto materano, in cui Matera è chiamata a rappresentare il Nord dell’area Mediterranea, e che ha portato la commissione a premiare la sua candidatura per il 2026, sottolineando il ruolo della città come ponte tra identità locali e mediterranee.
Quali sono i cardini del progetto?
Il progetto vincitore, intitolato “Terre Immerse”, propone un dialogo tra cultura costiera e interna, passato rurale e aspirazioni moderne. Al centro dell’idea vi è la valorizzazione del Mediterraneo come mosaico complesso di storie e relazioni. Capace di superare barriere culturali e geografiche per creare un modello di coesione basato sull’inclusione.
Questo approccio si basa su quattro criteri essenziali valutati dalla commissione:
Valorizzazione del patrimonio culturale mediterraneo.
Promozione del dialogo interculturale.
Rafforzamento del settore creativo e turistico.
Partecipazione attiva della società civile.
Verso il 2026
Il 2025 sarà un anno cruciale per la preparazione del programma di Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026. L’Advisory Team internazionale dei promotori accompagnerà il percorso con tre visite ufficiali a Matera, volte a favorire il dialogo tra organizzazioni culturali, società civile e istituzioni locali, consolidando le basi del progetto. Parallelamente, Matera parteciperà a forum e incontri internazionali di rilievo, come il Forum della Fondazione Anna Lindh a Tirana e MONDIACULT 2025 a Barcellona, rafforzando il suo ruolo di protagonista nella scena culturale mediterranea e globale.
Cosa accadrà nel 2026
Il programma di Matera nel 2026 sarà un percorso lungo un anno, progettato per riflettere la ricchezza culturale e identitaria del Mediterraneo attraverso eventi, iniziative pubbliche e momenti artistici. L’anno si aprirà con una grande celebrazione inaugurale, che vedrà la partecipazione di artisti mediterranei e segnerà simbolicamente l’inizio del dialogo tra Matera e il Mediterraneo. Tra gli appuntamenti principali, sono previsti altri eventi itineranti in alcune città del Sud Italia, esplorando temi come la stratificazione culturale e la transumanza attraverso performance e installazioni artistiche. Artisti locali e internazionali saranno coinvolti in residenze creative dedicate a migrazione, sostenibilità ambientale e innovazione digitale. Incontri istituzionali di alto livello e attività educative per giovani e famiglie trasformeranno Matera, la Basilicata e le regioni limitrofe, in un laboratorio culturale inclusivo. L’anno culminerà il 28 novembre con la Giornata del Mediterraneo, una grande festa cittadina dedicata al dialogo e allo scambio tra culture.
Scheda: Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026
Matera, insieme a Tetouan (Marocco), è stata designata Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, un progetto promosso da Unione per il Mediterraneo (UfM), Fondazione Anna Lindh e Assemblea Regionale e Locale Euromediterranea (ARLEM). Questo riconoscimento celebra le profonde connessioni culturali del Mediterraneo, rendendo Matera un simbolo di dialogo, inclusione e integrazione.
La scelta è caduta sulla città di Matera per l’ambizione espressa nel progetto candidato di non correre per sé stessa, ma di proporsi come interprete e punto di sintesi per l’intero Sud Italia. Come già dimostrato nel 2019, quando fu Capitale Europea della Cultura, Matera si è distinta per la capacità di fare sintesi tra le diversità del Meridione, trasformandole in una narrazione comune, capace di offrire una nuova visione dell’Europa vista da Sud. È quello che emerge dal progetto materano, in cui Matera è chiamata a rappresentare il Nord dell’area Mediterranea, e che ha portato la commissione a premiare la sua candidatura per il 2026, sottolineando il ruolo della città come ponte tra identità locali e mediterranee.
Quali sono i cardini del progetto?
Il progetto vincitore, intitolato “Terre Immerse”, propone un dialogo tra cultura costiera e interna, passato rurale e aspirazioni moderne. Al centro dell’idea vi è la valorizzazione del Mediterraneo come mosaico complesso di storie e relazioni. Capace di superare barriere culturali e geografiche per creare un modello di coesione basato sull’inclusione.
Questo approccio si basa su quattro criteri essenziali valutati dalla commissione:
Valorizzazione del patrimonio culturale mediterraneo.
Promozione del dialogo interculturale.
Rafforzamento del settore creativo e turistico.
Partecipazione attiva della società civile.
Verso il 2026
Il 2025 sarà un anno cruciale per la preparazione del programma di Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026. L’Advisory Team internazionale dei promotori accompagnerà il percorso con tre visite ufficiali a Matera, volte a favorire il dialogo tra organizzazioni culturali, società civile e istituzioni locali, consolidando le basi del progetto. Parallelamente, Matera parteciperà a forum e incontri internazionali di rilievo, come il Forum della Fondazione Anna Lindh a Tirana e MONDIACULT 2025 a Barcellona, rafforzando il suo ruolo di protagonista nella scena culturale mediterranea e globale.
Cosa accadrà nel 2026
Il programma di Matera nel 2026 sarà un percorso lungo un anno, progettato per riflettere la ricchezza culturale e identitaria del Mediterraneo attraverso eventi, iniziative pubbliche e momenti artistici. L’anno si aprirà con una grande celebrazione inaugurale, che vedrà la partecipazione di artisti mediterranei e segnerà simbolicamente l’inizio del dialogo tra Matera e il Mediterraneo. Tra gli appuntamenti principali, sono previsti altri eventi itineranti in alcune città del Sud Italia, esplorando temi come la stratificazione culturale e la transumanza attraverso performance e installazioni artistiche. Artisti locali e internazionali saranno coinvolti in residenze creative dedicate a migrazione, sostenibilità ambientale e innovazione digitale. Incontri istituzionali di alto livello e attività educative per giovani e famiglie trasformeranno Matera, la Basilicata e le regioni limitrofe, in un laboratorio culturale inclusivo. L’anno culminerà il 28 novembre con la Giornata del Mediterraneo, una grande festa cittadina dedicata al dialogo e allo scambio tra culture.
Dal sito ufficiale: https://medculturecapital.com/meet-the-2026-capitals
Rinomata per il suo percorso trasformativo che l’ha portata a diventare una fiorente Capitale Europea della Cultura nel 2019, Matera punta ora a essere una delle Capitali Mediterranee della Cultura nel 2026. Traendo ispirazione dal suo ricco patrimonio e dal successo del programma culturale del 2019, Matera è desiderosa di condividere la sua eredità di inclusività, integrazione sociale e collaborazione artistica. Il programma proposto per il 2026, intitolato “Terre Immerse”, mette in evidenza le profonde connessioni culturali e storiche del Mediterraneo, anche in aree senza accesso diretto al mare. Matera riunirà comunità diverse del Sud Italia e oltre, promuovendo il dialogo, la condivisione di conoscenze e l’innovazione creativa in tutta la regione euro-mediterranea.
La storia di Matera è una testimonianza di resilienza profonda, che ha visto la rigenerazione dei Sassi grazie a sforzi collaborativi e lungimiranti. Questo straordinario processo di recupero urbano, culminato con il riconoscimento come Patrimonio Mondiale UNESCO nel 1993, dimostra pratiche sostenibili che coniugano preservazione e innovazione. Il programma di Matera includerà workshop ed esposizioni focalizzate su tecniche rigenerative, come i sistemi di conservazione delle acque piovane e la costruzione di muri a secco.
La trasformazione di Matera in un centro culturale di rilievo è stata alimentata dall’impegno della comunità verso l’arte e la tradizione. Il programma del 2026 proporrà festival artistici, proiezioni cinematografiche e spettacoli dal vivo ispirati all’eredità di Matera. Artisti e intellettuali mediterranei parteciperanno a residenze tematiche e progetti artistici transfrontalieri, favorendo narrazioni culturali condivise che approfondiscano comprensione e connessione.
Un principio cardine della missione di Matera è l’inclusività e la partecipazione attiva dei cittadini. Matera darà risalto a eventi guidati dalla comunità, come forum aperti e installazioni partecipative, per amplificare le voci locali e ispirare l’azione collettiva. Le partnership con città mediterranee incoraggeranno la condivisione di conoscenze su sviluppo sostenibile, cultura e tecnologia, rafforzando il ruolo di Matera come ponte di dialogo e crescita reciproca.
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La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)