Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, in una nota risponde all’intervento del Consigliere regionale Piero Marrese e annuncia che pur confermando lo sciopero della fame assumerà, una tantum, un cucchiaino di miele.
Bolognetti è in digiuno dalle 23.59 del 28 novembre 2024.
Di seguito la nota integrale.
Nel ricordare a me stesso e a tutti le buone ragioni che mi hanno indotto a nutrire il mio Satyagraha, attraverso il digiuno ( assunzione di sola ); nel ripetere che prima di incamminarmi sulla strada di un’azione nonviolenta come quella in atto percorro ogni altra strada percorribile; nell’affermare che si può anche mettere a repentaglio salute e vita se ciò che difendi incide sulla vita e la quotidianità di un Paese, di una comunità, di una democrazia, del diritto e dei diritti umani; nel ribadire che la morte non è solo quella fisica, ma che può essere anche morte civile, con corollario di censura, manipolazione, cancellazione di idee, fatti e storie; nel ricordare che non viviamo solo per bere e mangiare, ma siamo e dobbiamo essere altro; per onorare e corrispondere alle parole del Consigliere regionale e compagno Piero Marrese, una tantum (sottolineo una tantum), nel corso della giornata assumerò un abbondante cucchiaino di miele.
Mai come in questi momenti comprendo in pieno il senso delle parole scritte da Ernesto Rossi in una delle sue lettere dal carcere: “Quante volte, poi, cercando la via delle Indie gli uomini han trovato l’America! E per chi dà importanza ai valori spirituali, quel che conta non è tanto che abbian trovato l’una o l’altra cosa, ma abbian mantenuta viva l’ansia della ricerca e la fede in qualcosa che supera la meschina vita quotidiana”.
Il digiuno prosegue perché occorre, è urgente e necessario continuare ad alimentare una inestinguibile fame e sete di verità, giustizia e democrazia. Voglio augurarmi che alla capacità di ascolto vero, manifestata da Piero, alla sua autorevole voce, si aggiungano altre voci di rappresentanti del Consiglio regionale e della Giunta. Il diritto alla conoscenza, ne sono sempre più convinto, è sinonimo di democrazia. Oltre a rivolgermi ai vertici delle mie istituzioni (Consiglio, Ufficio di presidenza del Consiglio, Presidenti e membri della Giunta), chiedo una volta ancora alla Rai nazionale e locale, al direttore del Tgr Basilicata, Gennaro Cosentino, di non accecare i loro utenti e di darmi la possibilità di spiegare. Intanto, onore e grazie a quella stampa che non ha taciuto; grazie di cuore al Consigliere Marrese e ai cittadini (tanti), come Francesca Tiboldo, Livia Cagnazzi, Lucia Tripodi, Rosanna Ennico e Don Ettore Panizzo, che hanno ben compreso le ragioni che animano questa azione e la nutrono con le loro parole.
Essere speranza! Che viva e risuoni quanto affermato dall’apostolo Paolo nella sua lettera ai Romani: “Spes contra Spem”. Vivano democrazia e Stato di diritto democratico. Viva quel diritto a poter conoscere per deliberare che è sinonimo di democrazia.