Area Civica si interroga sulla crisi idrica e si apre al confronto con la città di Potenza. E sulle mense scolastiche fa proprie le preoccupazioni dei genitori: pronta una proposta. Di seguito report e fotogallery.
Un’emergenza idrica inaccettabile, frutto della totale assenza di programmazione e visione di una regione. Ma rispetto alla quale, di fronte alla fuga dalle responsabilità a cui si assiste in questi giorni, Area civica ha voluto aprirsi al confronto con la comunità.
E’ stato un incontro molto partecipato quello promosso questa mattina a Potenza dal nuovo movimento politico guidato da Federica D’Andrea.
In una sala gremita, cittadini e associazioni hanno potuto parlare liberamente del momento che stanno vivendo ben 140mila lucani, alle prese da settimane con un razionamento dell’acqua e, da lunedì scorso, con un nuovo sistema di erogazione che comprende anche le acque del Basento.
Tante le paure emerse, ma anche la rabbia per un bene pubblico lasciato finanche in parte nelle mani dei privati attraverso la creazione della nuova società Acque del Sud.
Ad ascoltare e rispondere ai cittadini, insieme alla segretaria di Area civica D’Andrea, anche il capogruppo di Ac al consiglio comunale di Potenza, Rocco Pepe, i consiglieri comunali Marika Cillo, Claudia Marone e Francesco Rocco Villano, e il coordinatore politico Francesco Ciampa.
Tra i temi centrali dell’assemblea, quello della mensa scolastica, che ha visto alcune mamme interloquire con D’Andrea, anche nella sua veste di vicensindaco e assessore alla Pubblica istruzione. Un faccia a faccia al termine del quale D’Andrea ha fatto proprie le preoccupazioni dei genitori circa la possibilità, da mettere in campo subito e in attesa delle analisi terze disposte dalla procura di Potenza sulla qualità delle acque servite dallo schema “Basento-Camastra”, di utilizzare un diverso approvvigionamento a servizio delle mense scolastiche della città capoluogo di regione.
Gli esponenti di Area civica hanno poi ricordato come la necessità di analisi terze era stata auspicata dallo stesso movimento sin dai primi giorni dell’emergenza. Necessità che oggi ha visto scendere in campo la stessa procura.
Ma tra i cittadini palpabile è stata anche l’emozione di chi ha raccontato la difficoltà ch
e stanno vivendo quanti si trovano a dover assistere familiari allettati, dovendo fare i conti con ore e ore di interruzione idrica quotidiane.
Non è mancato poi chi ha voluto ricordare le dure parole pronunciate da monsignor Davide Carbonaro, Arcivescovo metropolita di Potenza e presidente della Conferenza episcopale di Basilicata, che ha sottolineato la “irresponsabilità e la mancanza di visione di alcuni” che “ricade sulla sofferenza di molti”, chiedendo “che venga rispettato il diritto al bene comune dell’acqua”.
E’ stato dunque un incontro aperto all’ascolto di tutti, quello che ha voluto mettere in campo Area civica, confermando la volontà di recuperare uno spazio di dialogo e condivisione che troppo spesso manca a una certa politica capace di scendere tra la gente solo in prossimità di appuntamenti elettorali.