Crisi idrica, intervento Consigliere regionale Polese (Orgoglio Lucano-Italia Viva). Di seguito la nota inviata da Mario Polese, capogruppo Orgoglio lucano-Italia Viva nel Consiglio regionale della Basilicata.
“La crisi idrica che stiamo vivendo ha una portata di eccezionalità straordinaria che non va sminuita a semplice problema comunicativo o di interpretazione politica. Siamo in ‘Stato di emergenza’. Con tutto ciò che significa. Pertanto il mio appello è che la questione vada ricondotta non alimentando inutili cacce alle streghe o diffondendo fake news, ma provando a percorrere la strada di tutte le possibili soluzioni per tamponare la crisi. Ci sarà tempo poi per i giudizi e anche per le assunzioni di responsabilità. Oggi però, è vitale mantenere rigore da parte delle istituzioni che non possono scivolare su banali strumentalizzazioni mettendo a rischio la stessa tutela dei cittadini”. Lo dichiara il capogruppo regionale di Orgoglio lucano, Mario Polese che sottolinea ancora: “Il presidente Bardi e la sua Giunta, insieme a centinaia di tecnici, sta lavorando senza sosta alla ricerca di soluzioni. Sono state attivate risorse economiche e di personale per dare risposte nell’immediato. Al di là di qualche inevitabile problema dovuto alla contingenza del poco tempo a disposizione e di una situazione eccezionale da un punto di vista climatico senza precedenti. Allo stesso tempo si stanno già programmando azioni a medio e lungo termini per evitare che in futuro ci si possa trovare nelle stesse condizioni di crisi. Non credo sia utile al bene della comunità cercare oggi responsabili di una situazione emergenziale che di certo nasce da lontano”.
“Quello che non dobbiamo fare però, è cedere sul crinale del rigore e della fiducia. I cittadini hanno tutto il diritto di protestare e anche di dubitare ma noi come da rappresentanti delle istituzioni non possiamo alimentare sentimenti di sfiducia. Sarebbe grave per tutti, e per le stesse comunità, cadere nelle provocazioni. In tutto questo il mio invito è a chi riveste ruoli istituzionali politici, nel rispetto ciascuno delle proprie posizioni politiche, a difendere il rapporto di fiducia che deve continuare a esistere tra istituzioni e cittadini e tra scienza e opinioni personali”, conclude Polese.