Crisi idrica, Consigliere regionale Tataranno (Lega): “Una sfida per la Basilicata. Emergenza strutturale, contingente”. Di seguito la nota integrale.
Le critiche sollevate dal Consigliere Chiorazzo non sono semplicemente sterili, ma pericolosamente miopi. Stiamo vivendo un passaggio cruciale della storia della Basilicata, un momento in cui la tenuta del sistema infrastrutturale viene messa a dura prova da cambiamenti climatici epocali e da decenni di mancata programmazione.
La crisi idrica che stiamo attraversando non è un evento congiunturale, ma la cartina di tornasole di un fallimento sistemico che affonda le radici in cinquant’anni di miopia politica. Gli invasi realizzati negli anni ’70 e ’80 rappresentano oggi scheletri di una visione obsoleta, mai adeguatamente manutenuta, mai realmente ammodernata. La diga del Camastra è l’emblema più drammatico di questa involuzione: un’opera mai collaudata, isolata, priva di connessioni con gli altri schemi idrici regionali.
Il Presidente Bardi sta dimostrando cosa significhi governare in una fase di emergenza. Non si tratta di gestire una crisi contingente, ma di rifondare un intero modello di gestione delle risorse idriche. Ogni sua azione è scandagliata da un approccio scientifico rigoroso: tre campionamenti giornalieri, coinvolgimento diretto di esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, collaborazione con l’Università, monitoraggio costante che non lascia nulla al caso.
Chi oggi solleva critiche cerca solo di cavalcare l’onda del malcontento, senza offrire alcuna prospettiva concreta. Questi professorini della politica che siedono nei consigli regionali non comprendono che governare significa assumersi responsabilità scomode, prendere decisioni impopolari ma necessarie, guardare oltre l’orizzonte del consenso immediato.
La vera sfida è ricostruire l’intero sistema idrico regionale. Non si tratta di sistemare una falla, ma di ridisegnare completamente l’architettura della distribuzione delle risorse idriche. Stiamo parlando di un progetto che guarderà ai prossimi 30 anni, non ai prossimi 30 giorni. Un’occasione per trasformare quella che oggi appare come un’emergenza in un’opportunità di rigenerazione infrastrutturale.
La Lega Basilicata non accetterà che questa fase cruciale venga trasformata in un campo di battaglia mediatico. Serve unità, serve responsabilità, serve la capacità di guardare oltre le piccole polemiche di palazzo. Stiamo costruendo il futuro della nostra terra, non gestendo un talk show.
Chi oggi semina panico e divisione sta di fatto condannando la Basilicata all’irrilevanza. Noi scegliamo la strada opposta: resilienza, visione strategica, capacità di trasformare le criticità in opportunità di rilancio.