L’incontro al cineteatro Guerrieri di Matera sul tema “SociaLife, vent’anni di connessioni digitali” ha inaugurato questa mattina il progetto di Cittadinanza Attiva, curato dalla Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi del Consiglio regionale della Basilicata.d
L’iniziativa, promossa dal Consiglio regionale della Basilicata, ha coinvolto in modo attivo le scuole secondarie di secondo grado della regione, con un focus particolare sui giovani e sulla loro visione del mondo digitale. Momento tra i più significativi, a cui i ragazzi in sala hanno risposto con grande passione e coinvolgimento, è stato quello del quiz interattivo sui social media: un gioco per testare la conoscenza del pubblico sui social, con risultati in diretta. AI e Chatgpt, in particolare, al centro dell’attenzione perché rappresentano una nuova frontiera di orizzonti inesplorati per i social ma anche per le applicazioni tecnologiche del presente e del futuro. La ricorrenza dei 20 anni dalla nascita di Facebook, che cade quest’anno, richiama a riflessioni in generale sul ruolo dei social media nella società contemporanea. 320 gli studenti che hanno partecipato all’incontro, a cui hanno preso parte anche personalità della cultura e delle istituzioni lucane. Presenti in platea i consiglieri regionali, Viviana Verri (M5s), Roberto Cifarelli (Pd), Nicola Massimo Morea (Azione) e il Direttore Generale del Consiglio regionale, Nicola Coluzzi. Sul palco, invece, insieme ai vari relatori il presidente dell’Assemblea, Marcello Pittella, il quale ha ricordato che il 2025 sarà l’anno della cittadinanza digitale e l’importanza di avere quanto prima una legge che normi il mondo dei social. L’iniziativa costituisce un vero e proprio laboratorio di idee, dove esperti, influencer e ragazzi lucani si sono confrontati su sfide, opportunità e rischi dei social media, riflettendo su come queste piattaforme abbiano trasformato le vite di tutti. La partecipazione dell’Ufficio Scolastico Regionale ha evidenziato l’importanza educativa della manifestazione che si rivolge innanzitutto alle nuove generazioni, quelle più attive sui social (GenZ e quella cosiddetta nativa digitale) che vanno accompagnate verso un uso consapevole degli strumenti digitali, delle tecnologie afferenti, e preparate alle eventuali insidie ma anche alle prospettive della rete. L’incontro, è stato moderato da Mario Moroni, noto esperto di innovazione e media digitali. Rosaria Cancelliere, Dirigente Ufficio Scolastico A.T. di Matera, ha evidenziato che i social “sono il nostro modo di essere in questa società digitale, in cui però “i giovani possono e devono fare la differenza”. Per questa ragione è necessario rendere i ragazzi consapevoli dell’uso corretto degli strumenti e dei mezzi, con la famiglia e la scuola, insieme sempre in prima linea per vigilare, prevenire e individuare eventuali disagi. “I social – ha proseguito – non devono essere dei sostituti delle relazioni sociali tradizionali ma un utile supporto”.
“Il tema dell’uso dei social network soprattutto tra i bambini e gli adolescenti è di stretta attualità e credo che la politica debba farsene carico e le istituzioni farsi promotrici di percorsi educativi che orientino ad un uso consapevole dei social, limitando al contempo i rischi e gli impatti negativi ormai acclarati da evidenze scientifiche ma anche da ripetuti fatti di cronaca. Penso che sia indispensabile la formazione, ma anche un intervento normativo sul tema, come quello in discussione alla Camera e al Senato”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo all’evento “SocialLife. Vent’anni di connessioni digitali”.
“Abbiamo il dovere di leggere le evoluzioni della società – ha continuato Pittella – e in questo senso i social negli ultimi vent’anni hanno stravolto la percezione di noi stessi e delle cose con enormi conseguenze. Si pensi ai nostri modelli di riferimento, all’enorme impatto sul mondo della informazione, senza verifica delle fonti, e alla stessa politica, che se da un lato ha beneficiato del link diretto con i cittadini, dall’altro ha perso la vocazione all’approfondimento, diventandone essa stessa vittima. Quanto è cambiata ad esempio l’identità civica con l’avvento dei social network? In questo mare magnum dei social – ha continuato Pittella – i più esposti ai rischi sono soprattutto i più giovani e spesso le famiglie non hanno gli strumenti per intervenire in maniera adeguata. Ecco perché ritengo che le istituzioni debbano farsi carico di percorsi mirati e dedicati di consapevolezza digitale, proprio come quello di oggi, e come il progetto “Stop Cyberbullismo”, strutturato in cinque appuntamenti programmati sul territorio regionale”.
“Ritengo – ha concluso Pittella – che sia una traccia di lavoro da consolidare per il futuro, anche in coerenza con l’Anno europeo della educazione alla cittadinanza digitale 2025, e facendoci inoltre parte attiva perchè anche in Italia si legiferi presto in materia. L’Australia l’ha fatto con coraggio nelle scorse ore. Adesso tocca noi”.
Irene Bosi, digital business consultant, ha posto invece l’accento sulle potenzialità dei social quando consentono di costruire un futuro a propria misura. Bosi, parlando in particolare di GenZ e social media, ha indicato gli elementi chiave su cui investire per costruire una vita sulle proprie aspirazioni, facendo leva sulla autoconsapevolezza; sulla passione; sulle nuove esperienze, da condurre innanzitutto nella vita reale. Di qui il suo invito ad essere attivi e determinati per imparare a comunicare e offrire contenuti interessanti.
L’intervento del creative Director, Simone Chiecchia, si è focalizzato sull’“accessibilità web”, un tema da comprendere fino in fondo perché di grande rilevanza sociale, per dare a tutti la possibilità di utilizzare proficuamente i nuovi strumenti. Un’espressione che indica la possibilità per un utente con disabilità di poter usufruire senza limitazioni o difficoltà di un contenuto offerto su un sito web o su un’applicazione. “Lo si può fare – ha spiegato – con degli accorgimenti, inserendo ad esempio i sottotitoli ad un video, rendendo una immagine ‘leggibile’, prevedendo una piccola didascalia, un testo alternativo, o aumentando semplicemente il carattere del testo”.
Francesco Nicodemo, esperto di comunicazione e innovazione digitale e Costanza Galante, psicologa della comunicazione e marketing sono entrati in contatto con la platea, soffermandosi sul modo di comunicare, acquisire, produrre conoscenza e accedere all’informazione e sul fenomeno della disinformazione. Hanno affrontato il pericolo costituito dalle fake news, hanno parlato delle potenzialità ma anche delle insidie della Chat Generative Pretrained Transformer, basata sull’Intelligenza Artificiale e delle interazioni sui social, spesso brevi e superficiali, e poco empatiche e, in alcuni casi, rese con linguaggio violento.
Max Vellucci, mentalista e formatore, ha catturato l’attenzione dei ragazzi, divertendoli con un esercizio per dimostrare la forza persuasiva e percettiva alla base della comunicazione social. Fondatore della Mind4Mind, Velucci ha spiegato che si potrebbe definire un social media manager un illusionista della comunicazione che fa uso di strumenti e strategie per conquistare e coinvolgere, anche psicologicamente, gli utilizzatori dei mezzi social.
Hanno chiuso l’evento gli interventi di Marina Vita e Francesco Cerulli, Creatori digitali. Due giovani esperti del settore che hanno scelto di restare e di tornare in Basilicata. I social sono diventati il loro trampolino di lancio e di affermazione professionale. Cerulli racconta nei suoi video i posti e le tradizioni lucani più inusuali, mentre Vita affronta temi sensibili e di forte valenza sociale come l’accettazione di se stessi e del proprio corpo.
L’evento è stato trasmesso in diretta da Trm network e in streaming sul sito istituzionale del Consiglio regionale.
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)