“Le sorti ambientali della Basilicata non sembrano al sicuro, dal momento che il progetto Bluewater di Eni, che consiste nella realizzazione di un impianto di trattamento di reflui petroliferi provenienti dal Centro Oli di Viggiano (COVA) in provincia di Potenza e di proprietà dell’Eni, nasconde molti rischi ambientali, così come più volte denunciato da diverse associazioni ambientali, tra cui COVA Contro. Il Bluewater viene motivato con la necessità di trattare le acque in loco e riciclarle, ma si tratta di un procedimento molto rischioso, per non parlare del fatto che non è noto in quale misura ridurrà lo smaltimento nei pozzi esausti. Per di più, l’impianto sarà a monte del Lago Pertusillo, che ha già abbondantemente pagato in passato le conseguenze relative alla vicinanza di pozzi petroliferi (si pensi al processo ambientale contro Eni a seguito di 700 tonnellate di greggio fuoriuscite dal COVA nel 2017). Alla luce dei diversi ricorsi già presentati da COVA Contro negli ultimi anni, e considerando che la giunta lucana di centrodestra si sta rivelando insensibile rispetto alle istanze di giustizia ambientale costantemente promosse dall’associazione, oggi, 3 dicembre 2024, ho depositato in Senato un’interrogazione a risposta orale in commissione al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Con l’atto, si domanda quali siano le intenzioni del Ministro in indirizzo in materia di “democrazia ambientale”, considerata quest’ultima un percorso all’avanguardia, in un processo che dovrebbe trasformare la Pubblica Amministrazione in un riferimento trasparente e aperto alle istanze dei cittadini, nell’auspicata e condivisa direzione del bilanciamento tra sviluppo umano e sviluppo sostenibile. Inoltre, si chiede se il Ministero intenda prendere in esame i descritti rischi ambientali, al fine di fare piena luce sulle dinamiche di profitto legate a tecnologie che potrebbero mettere a repentaglio, ancora una volta, la salute umana e le condizioni ambientali di una terra che ha già pagato il suo tributo in tal senso. Si ricorda che la chiave dello sviluppo sostenibile risiede nella partecipazione collettiva ai processi ambientali del territorio locale e nella cittadinanza attiva, affinché vengano trattate le questioni ambientali che risultano strettamente legate e connesse alla qualità di vita di una popolazione. Sarebbe, quindi, opportuno e doveroso riconoscere l’impegno civico di indiscusso valore che suddetta associazione porta avanti da anni a favore della salute pubblica”. Lo afferma in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, nonché Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.
Dic 03