Consorzi di Bonifica: la Regione garantirà gli stipendi. Lo hanno assicurato il presidente De Filippo e l’assessore Mastrosimone incontrando Commissari, sindacati e lavoratori. Fondi a sufficienza già previsti in assestamento di bilancio ma la mancata riscossione di canoni e tributi (ferma al 30%) ha creato nuovi problemi. Appello per il varo in tempi bervi della legge di riforma.
La Regione assicurerà ai tre consorzi di bonifica lucani le risorse strettamente necessarie per assicurare gli stipendi ai propri dipendenti fino alla fine dell’anno, in attesa della legge di riforma del settore in discussione in Consiglio. Tanto avverrà con uno sforzo ulteriore rispetto a quello già previsto in assestamento di bilancio (dove già erano state trasferite le somme necessarie alla gestione e al pagamento delle spettanze) dopo che gli stessi consorzi avranno rendicontato alla Regione stessa gli ulteriori fabbisogni per il pagamento dei lavoratori determinati da nuove circostanze e, in particolare, dalla difficoltà di riscuotere tributi e canoni di servizio.
E’ la conclusione a cui è arrivato l’incontro che si è svolto questa mattina tra il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, l’assessore all’Agricoltura Rosa Mastrosimone, i Direttori generali dei rispettivi dipartimenti, Angelo Nardozza e Andrea Freschi, i presidenti dei tre consorzi di Bonifica, Angelo Carriero (Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto), Adriana Petruzzi (Consorzio di Bonifica Val D’Agri) e Nicola Rocco Barbangelo (Consorzio di Bonifica Vulture – Alto Bradano), i sindacati e i lavoratori.
Nel corso dell’incontro, rispondendo alle sollecitazioni del presidente De Filippo, che aveva sottolineato come la Regione avesse assicurato ai Consorzi anche quest’anno, tra le difficoltà crescenti, le somme necessarie (aumentando addirittura i trasferimenti rispetto allo scorso anno), i presidenti dei tre organismi consortili hanno spiegato che si è registrata una crescente difficoltà nel riscuotere i tributi e i canoni di servizio dagli agricoltori, alle prese con le difficoltà della congiuntura economica attuale, al punto che il riscosso giunge ad attestarsi a circa il 30% del totale.
Da parte del Presidente, quindi, è partito l’invito ai Consorzi ad effettuare subito una ricognizione dei fabbisogni, alla luce di quanto ritenuto ancora riscuotibile nel corso dell’anno e di ogni possibile razionalizzazione di spesa, per giungere alla definizione del fabbisogno economico per assicurare gli stipendi. “Nelle ristrettezze dei continui tagli che si sono succeduti – ha detto De Filippo – abbiamo sempre dato indicazioni affinché fossero garantiti gli stipendi e andiamo avanti su questa linea”. “Già nei mesi scorsi abbiamo fatto sforzi importanti per i Consorzi di Bonifica – ha aggiunto l’assessore Mastrosimone – garantendo risorse considerevoli e ora facciamo uno sforzo ulteriore in attesa di un superamento definitivo delle criticità”.
Da parte dei sindacati è stata espressa condivisione per la linea annunciata dal Presidente De Filippo, auspicando che da parte dei Consorzi si provveda a stretto giro alla ricognizione sulla situazione finanziaria chiesta dalla Regione. Nell’incontro è stata anche posta la questione della necessità di garantire i precari nell’ambito della riforma, tema su cui il presidente De Filippo ha fornito rassicurazioni ai presenti. E quanto alla riforma, poi, i sindacarti, a voce del segretario regionale generale della Uil, Carmine Vaccaro, hanno sollecitato che la legge sia varata in tempi brevi chiedendo, al tempo stesso, di essere auditi nelle commissioni consiliari che stanno discutendo il provvedimento al fine “ di contribuire con la nostra esperienza e l’esperienza dei lavoratori a migliorare il sistema di governance”.
“Sono certo che con la riforma molti dei problemi che affrontiamo oggi in questo settore saranno risolti” ha osservato dal canto suo il presidente De Filippo “per questo – ha aggiunto – sono certo che il Consiglio non farà cadere nel vuoto gli auspici, che faccio anche miei, a lavorare celermente per giungere quanto prima alla nuova legge”.