Un’opera cinematografica che non si limita a raccontare una storia, ma diventa uno strumento di denuncia e sensibilizzazione sul tema del bullismo. E’ il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, tratto dal libro “Andrea oltre il pantalone rosa” proiettato a Latronico (Potenza), all’interno del cinema “Nuova Italia” per iniziativa del direttore artistico del festival cinematografico “Marateale”, Nicola Timpone, e del presidente dell’associazione “Cinema Mediterraneo” Antonella Caramia. Un evento speciale, che ha visto la partecipazione del produttore e sceneggiatore Roberto Proia, assieme alla cantautrice lucana Arisa che ha curato la colonna sonora del film, diretto da Margherita Ferri, che tratta la vera storia di Andrea, un ragazzo morto suicida a 15 anni, il 20 novembre 2012 per aver subito bullismo e cyberbullismo dai suoi compagni. Il prodotto cinematografico vede come protagonista Samuele Carrino, nel personaggio di Andrea, e Claudia Pandolfi, nel personaggio di Teresa Manes.
Proia e Arisa sono stati i protagonisti di un dibattito moderato da Eva Immediato, alla presenza di numerosi giovani e giovanissimi accompagnati dai genitori. Per l’occasione Proia ha ribadito come questo sia un film che si sviluppa su diversi strati, non solo sul bullismo, un film sulla solitudine, sulla necessità di comunicare, sul mito del cattivo, sul rapporto genitori figli e in generale adulti ragazzi. Arisa ha, invece, raccontato dell’emozione provata quando ha letto la sceneggiatura, del pianto irrefrenabile, della gioia di donare questa canzone da lei scritta proprio nel 2012 per la sua mamma.
I genitori di Andrea hanno voluto che nel film fossero inseriti i fatti reali. Proia ha raccontato, infatti, che il padre, per esempio, ha voluto che fosse inserita una scena in cui lui fa una promessa al figlio, promessa che però non è riesciuto a mantenere. Nel corso della serata diversi sono stati gli interventi del pubblico, tra cui quello del dei sindaci di Lagonegro e Latronico. Particolarmente attenta e puntuale è stata l’analisi di Ulderico Pesce, attore autore regista teatrale, che ha trovato la scrittura di Proia mai retorica e ricca di elementi e letture molteplici. “Una serata ricca di emozioni – ha commentato Eva Immediato- mai mi ero trovata di fronte a uno dei compiti più difficili affrontati nella mia carriera: parlare e intervistare dopo la visione di un film tanto straziante e toccante”.