“Esprimiamo soddisfazione per la proposta di legge presentata dal M5S, sottoscritta anche da noi, al fine di attivare gli strumenti di partecipazione popolare previsti dallo Statuto della Regione Basilicata. Non era scontato che con il tempo lo Statuto della Regione, allora non condiviso da tutti, si radicasse nel pluralismo delle storie e delle culture politiche presenti in Consiglio regionale”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza.
“Nella decima legislatura – ha aggiunto l’esponente del Pd – abbiamo fatto un buon lavoro e porto con grande merito, insieme ai Presidenti Mollica e Santarsiero, una riforma attesa da decenni in Regione Basilicata. La spinta ad attivare questi strumenti è venuta in particolare da esponenti della CGIL e, cogliendone lo spirito, abbiamo giustamente assecondato un protagonismo che nella vicenda costi della politica aveva generato più di qualche contraddizione, che si è ritenuta assorbire in nome dell’unità. E che tuttavia ancora attende una definitiva chiusura normativa in particolare per la quota di rendicontazione dei collaboratori che, come annunciato, per ciò che ci riguarda, non ha portato alcun euro in più nelle nostre tasche”.
“Coincidenza ha voluto – ha concluso Lacorazza – che proprio in questi giorni si stia decidendo come spendere circa 1,3 milioni di euro – una cifra importante – risparmiata dal taglio delle nostre indennità, grazie a una norma di cui sono primo firmatario, e che purtroppo non sono state destinate ai cittadini per l’appesantimento di procedure che non ne hanno consentito l’erogazione”.