Il 20 dicembre scorso il Consiglio Direttivo Alad Fand Basilicata si è riunito nella sede in largo Don Uva a Potenza per fare il punto sulle attività svolte nel corso dell’anno che sta per terminare e procedere con la programmazione per l’anno 2025.
Nello specifico ha evidenziato le criticità presenti nel comparto sanitario e in particolare per quanto attiene l’assistenza e cura di una patologia quale il diabete, specie a causa dei recenti pensionamenti presso il Poliambulatorio Madre Teresa in Potenza e del Centro Diabetologico dell’Azienda Ospedaliera San Carlo in Potenza; analoghe criticità sono presenti nelle aree più periferiche e sempre più desertificate della regione per le quali occorrerebbe ricorrere quanto meno alla sanità privata convenzionata, oltre che implementare sollecitamente lo strumento della Telemedicina; tutte problematiche già rappresentate alle competenti Istituzioni e per le quali ci risulta si stiano attivando.
Analogamente il Direttivo ha fatto il punto circa l’ampliamento della fruizione dei presidi innovativi per la misurazione in continuo della glicemia e per il quale si è espressa la competente Commissione Regionale Diabete; inoltre, l’occasione della riunione del Direttivo ha valutato la positività dei progetti di screening effettuati dall’Associazione sul territorio, sempre nelle aree interne del territorio, sia per alleviare il peso delle lunghe liste di attesa, ma particolarmente per l’azione di Prevenzione della malattia diabetica e delle terrificanti complicanze che spesso colpiscono le persone a causa dell’asintomaticità della malattia.
Per quanto riguarda la programmazione delle iniziative per il prossimo anno, si è deciso di continuare l’attività di screening, stante la positività del riscontro fin qui ottenuto, ma anche per stimolare le Istituzioni ad attivarsi circa la prevenzione diffusa sul territorio; così come ritiene molto utile ed interessante un coinvolgimento dei nedici di medicina generale, anche in quanto compete loro la cosiddetta Medicina di iniziativa, oltre che promuovere una positiva integrazione fra specialisti diabetologi e i medici di medicina generale non a caso definiti medici di famiglia.