Giovedì 19 dicembre 2024 nella storica Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma si è svolta con successo la seconda edizione del Premio Templum – Architettitaliani, un evento dedicato alla celebrazione dell’eccellenza architettonica italiana. L’iniziativa ha elogiato i migliori progetti di architettura e design di ogni regione d’Italia che saranno pubblicati nel volume “Architetti italiani – 2^ edizione”.
Tra i progettisti selezionati figura l’architetto materano Nicola Letizia che con il progetto di “Palazzo del Duca” nei Sassi di Matera ha evidenziato l’eccellente riuso adattivo di un’immobile storico che ha portato alla realizzazione di una struttura ricettiva Luxury, distinguendosi per il perfetto equilibrio tra recupero, funzionalità, estetica e rispetto del luogo.
La cerimonia, tenutasi nella Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, è stata condotta dalla giornalista Alda D’Eusanio ed ha goduto, tra gli altri, dei patrocini istituzionali dei Ministeri della Cultura, del Turismo, delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nonché del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, del Comune di Roma, del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paeseaggisti e Conservatori,
Il progetto di Palazzo del Duca
Quello che oggi è un raffinato ed elegante hotel di lusso nel centro di Matera alle spalle del Duomo, nascosto in un groviglio di stradine di pietra, un tempo era un palazzo nobiliare appartenente alla famiglia, di origini bolognesi Malvini Melvezzi, antichi baroni e marchesi di Pietranico, Malanotte, Turaglio e Pennadoro.
Il progetto di recupero e riqualificazione di Palazzo del Duca è il frutto di un attento lavoro di studio del luogo, unito alla volontà di far rivivere il prestigio della nobile famiglia proprietaria “Malvini Malvezzi” attraverso gli elementi preziosi che arricchiscono gli ambienti. Tra le mura antichissime di questa residenza signorile si respira tutto il fascino delle atmosfere d’antan.
Tutto l’arredo ha un’allure nobiliare con le volte alte, le testate dei letti capitonné realizzate da tappezzieri provenienti dalla tradizione del mobile imbottito di Matera, i velluti e le stoffe preziose per la tappezzeria, i lampadari-gioiello, il camino, le specchiere e i bagni in pietra con le ampie vasche.
Anche la scelta dei materiali utilizzati per il restauro ha seguito un’attenta ricerca storica, proprio per rispettare e conservare la tradizione: il coccio-pesto, la calce, la pietra, il tufo e i pigmenti naturali decorativi delle pareti e delle facciate. A completare l’opera si aggiungono gli elementi di arredo, per la maggior parte artigianali o d’epoca, i rivestimenti, le luci, i tessuti preziosi e l’utilizzo di materiali della tradizione quali il ferro e il legno, forte richiamo alla tradizione della città.
Le due suite con piscina privata, inoltre, sono bellezze forse uniche al mondo, considerato il valore intrinseco delle cisterne in cui sono inserite e la roccia tufacea che le circonda. Un grande lavoro progettuale che ha saputo pilotare la macchina artigianale ed ha portato alla luce un piccolo gioiello incastonato nei Sassi.
Nicola Letizia, architetto designer, si laurea all’Università Federico II di Napoli. Esperto in progettazione paesaggistica, bioarchitettura, restauro e interior design, interviene con importanti opere sui Sassi di Matera. Ha lavorato in team internazionali in sud-america dal 2001 contribuendo al recupero di antichi edifici di alto valore patrimoniale nel centro storico de La Habana a Cuba tutelato dall’UNESCO. Unitamente all’Opificio delle Arti e dei Mestieri di Matera (di cui è componente) ha progettato Il Parco Storico Naturale del Cammino dell’Oro a Rio de Janeiro ed il Parco Storico Culturale e Naturale di Tierrabomba a Cartagena de Indias in Colombia. In quest’ultimo Paese ha anche progettato il Campus Universitario di Turbaco per conto dell’Università di Cartagena de Indias. Ha eseguito numerosi interventi di restauro ed interior design nei Sassi di Matera tutelati dall’UNESCO. Nel suo percorso formativo si è specializzato nella progettazione paesaggistica e nella bioarchitettura. Ha organizzato con l’Opificio delle Arti e dei Mestieri, numerose mostre e convegni internazionali, esponendo i progetti di restauro di La
Habana alla Prima Biennale Internazionale di Architettura di Cuba. Ha organizzato il seminario internazionale sul restauro architettonico svoltosi a Rio de Janeiro, nonché il Primo Salone internazionale del Restauro e della Conservazione del Patrimonio a Cartagena de Indias, quest’ultimo in collaborazione con l’ICEM (Istituto per il Commercio Estero del Ministero degli Esteri.