L’assessore regionale Cupparo soddisfatto dopo l’incontro. Gli impegni: il ritiro della procedura di licenziamento di 252 lavoratori, la volontà di Tim di garantire volumi di commesse a CallMat fino a marzo e l’azione della Regione tesa ad attivare interventi di digitalizzazione.
Il ritiro da parte di CallMat della procedura di licenziamento di 252 lavoratori, gli impegni da parte di Tim a garantire volumi di commesse a CallMat fino a marzo prossimo in grado di utilizzare l’80 per cento dell’attuale organico, della Regione ad attivare interventi di digitalizzazione nelle Pubbliche Amministrazioni lucane per il ricollocamento dei lavoratori. Sono queste le conclusioni del Tavolo a Roma al Mimit sulla vertenza CallMat al quale hanno partecipato l’Assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro Francesco Cupparo, il direttore generale del Dipartimento Antonio Bernardo, il Ministro Urso e funzionari del Ministero, i consiglieri regionali Napoli e Cifarelli, rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil (Mega, Cavallo, Tortorelli) e Ugl (Giordano), dirigenti di Tim e CallMat.
Da parte del Mimit è emersa la disponibilità a monitorare gli impegni da assumere già con un incontro a febbraio. Si profila intanto per i lavoratori un periodo di 9 mesi di CIG (fino a settembre).
Nell’incontro i rappresentanti di Tim hanno sostenuto che la situazione di partenza è determinata da un calo dei volumi di utenza e su invito di Ministero e assessore hanno annunciato la disponibilità ad accrescere le commesse alla società di Matera ricordando che al proprio interno i dipendenti sono in contratto di solidarietà. Però lo sforzo di tre mesi ulteriori di commesse, con volume di 300 mila chiamate mensili di front end, secondo Tim, è condizionato a quello della Regione a portare avanti un progetto locale in cui possano confluire i lavoratori CallMat.
I sindacati hanno espresso l’esigenza di convocare un tavolo di settore nazionale su call center e Telecomunicazioni che affronti le questioni non solo in termini emergenziali ma dando una prospettiva di media e lunga durata e di conseguenza garanzie di continuità lavorativa.
L’assessore Cupparo ha ribadito la volontà di individuare ogni soluzione utile per il futuro di un’attività che complessivamente coinvolge circa 400 lavoratori e svolge una significativa funzione sociale, e di attivare strumenti di tutela come gli ammortizzatori sociali. Il programma di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione – ha detto l’assessore – richiede un approfondimento per verificarne l’attuazione nella nostra realtà regionale legata ai bisogni esistenti e all’occupazione necessaria coinvolgendo l’ intero consiglio regionale. L’ assessore ha anche chiesto uno specifico impegno finanziario del Governo in aggiunta a quello che assicurerà la Regione.
Dal Mimit buone notizie per la Callmat, soddisfazione assessore regionale Cupparo, intervento dei sindacati Cgil, Cisl e Uil: “Ritirati i licenziamenti”. Di seguito la nota integrale.
Si è concluso l’incontro tenutosi in data odierna presso il Mimit sulla situazione dell’azienda CallMat. Dopo ampia discussione si è giunti ad un accordo di massima che prevede il ritiro della procedura di licenziamento per i 252 lavoratori, e impegni da parte di Tim a garantire volumi di commesse a CallMat fino a marzo, in modo di poter procedere alla definizione di un piano per la digitalizzazione, che scongiuri la chiusura del sito e i licenziamenti.
Al tavolo al Mimit hanno partecipato in modalità mista, presenza e online, i segretari generali nazionali di CGIL, CISL UIL e UGL, oltre ai segretari di categoria telecomunicazioni delle stesse sigle, nazionali e regionali, e le RSU aziendali, nonché le aziende Callmat e Tim e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata.
Da parte del Mimit è emersa la disponibilità a monitorare gli impegni da assumere già con un incontro a febbraio, e l’apertura di un tavolo nazionale per tutto il settore call center impattato dalla digitalizzazione.
Intanto la Callmat, come richiesto dai sindacati, si è impegnata formalmente ad attingere alla Cassa integrazione fino a settembre p.v. in base ai volumi girati da Tim.
Si tratta di un primo passo avanti nella direzione auspicata da sindacati e lavoratori che consentirà di definire, con il necessario supporto delle istituzioni, un percorso che salvaguardi per intero i livelli occupazionali.
Per i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Fernando Mega, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli, “la situazione settoriale è difficilissima. Pertanto, nonostante l’incontro interlocutorio con l’ apprezzabile risultato del ritiro delle procedure di licenziamento, permane una forte criticità di fatto in mancanza di una costruzione di un progetto esigibile sul piano occupazionale. È necessario che la Regione Basilicata si attivi da subito per istituire un tavolo dedicato data la gravissima crisi che attanaglia il settore ITC”.
CallMat Matera, Ugl:”Ritirati i licenziamenti”.
“Grazie al sindacato e all’assessore Cupparo, si è giunti a un primo importante traguardo per il sito CallMat di Matera con in primis il ritiro della procedura di licenziamento di 252 lavoratori, gli impegni da parte di Tim a garantire volumi di commesse a CallMat fino a marzo e della Regione ad attivare interventi di digitalizzazione”.
E’ quanto fa sapere il Segretario Ugl Pino Giordano che unitamente al Segretario Nazionale Ugl Tlc Stefano Conti, Mina Saracino, Segretaria Provinciale Ugl Tlc Matera da remoto, Francesco Stigliano Consigliere Nazionale Ugl Tlc, sono stati presenti al Tavolo a Roma al Mimit sulla vertenza CallMat al quale hanno partecipato l’Assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro Francesco Cupparo, il direttore generale del Dipartimento Antonio Bernardo, il Ministro Urso e funzionari del Ministero, i consiglieri regionali Napoli e Cifarelli, dirigenti di Tim e CallMat.
Da parte del Mimit è emersa la disponibilità a monitorare gli impegni da assumere già con un incontro a febbraio. Si profila intanto per i lavoratori un periodo di 9 mesi di CIG (fino a settembre p.v.). Possiamo ritenerci soddisfatti se pur non è una soluzione a lungo termine ma – aggiungono i segretari Ugl – è un primo passo che consente aver respiro per affrontare con le dovute cautele una situazione che era iniziata nel peggior dei modi. Abbiamo ottenuto il ritiro da parte di CallMat della procedura di licenziamento di 252 lavoratori, gli impegni da parte di Tim a garantire volumi di commesse a CallMat fino a marzo prossimo in grado di utilizzare l’80 per cento dell’attuale organico, della Regione ad attivare interventi di digitalizzazione nelle Pubbliche Amministrazioni lucane per il ricollocamento dei lavoratori. Nell’incontro i rappresentanti di Tim hanno sostenuto che la situazione di partenza è determinata da un calo dei volumi di utenza e su invito di Ministero e assessore hanno annunciato la disponibilità ad accrescere le commesse alla società di Matera ricordando che al proprio interno i dipendenti sono in contratto di solidarietà. Però lo sforzo di tre mesi ulteriori di commesse, con volume di 300 mila chiamate mensili di front end, secondo Tim, è condizionato a quello della Regione a portare avanti un progetto locale in cui possano confluire i lavoratori CallMat. Progetto che l’assessore Cupparo già sta lavorando e condividerà passo passo con il sindacato lucano. Come O. S. Ugl abbiamo espresso l’esigenza di convocare un tavolo di settore nazionale su call center e Telecomunicazioni che affronti le questioni non solo in termini emergenziali ma dando una prospettiva di media e lunga durata e di conseguenza garanzie di continuità lavorativa. L’assessore Cupparo ha ribadito la volontà di individuare ogni soluzione utile per il futuro di un’attività che complessivamente coinvolge circa 420 lavoratori e svolge una significativa funzione sociale, e di attivare strumenti di tutela come gli ammortizzatori sociali. Il programma di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione richiede un approfondimento per verificarne l’attuazione nella nostra realtà regionale legata ai bisogni esistenti e all’occupazione necessaria. Ci sentiamo in qualche modo soddisfatti – ha concluso il Segretario Ugl in Basilicata, Giordano – anche per l’adeguatezza e l’impegno preso da Cupparo che ha sostenuto che coinvolgerà l’intero consiglio regionale. Vigileremo su tutto il processo che si andrà a costruire fiduciosi per il sistema occupazionale del sito CallMat di Matera e che non venga abbandonato nessun lavoratore”.