Dalla coprogettazione tra il Comune di Potenza e la ETHOS Cooperativa Sociale nasce il progetto Aequitas – ‘Pronto intervento sociale integrato, con funzioni di Centro Servizi per il Contrasto alla Povertà e Servizio di accesso residenza anagrafica e fermoposta’, progetto finanziato dal Fondo Povertà e dal Fondo di solidarietà comunale. Il Pronto Intervento sociale (PrInS) è un servizio specialistico per le situazioni di emergenza e di urgenza sociale ed è individuato tra i Livelli essenziali delle prestazioni sociali, i cd. LEPS, attraverso il quale Comune di Potenza e ETHOS potranno garantire interventi tempestivi e indifferibili oltre l’orario di servizio dei Servizi sociali professionali dello stesso Comune. L’azione del Prins è poi integrata dall’attività del Centro Servizi di contrasto alla povertà e servizio di accesso residenza anagrafica e fermo posta, servizio destinato ad accogliere persone in condizione di fragilità, attivando in loro favore, a seguito della presa in carico, gli interventi necessari al superamento delle difficoltà, ad esempio: colloqui/sostegno psicologico ed educativo; erogazione di beni di prima necessità; accompagnamento delle persone senza fissa dimora nell’istruttoria per la richiesta di residenza; servizio fermo posta/casella di posta elettronica; orientamento al lavoro e bilancio di competenze. L’erogazione di interventi adeguati alle esigenze e ai fabbisogni delle persone in condizione di difficoltà sarà possibile attraverso le risorse messe a disposizione dal Comune di Potenza, nonché attraverso la collaborazione con la rete dei servizi del privato sociale che già opera nel territorio potentino, con le Porte Sociali attivate dal Comune di Potenza e con il supporto della Caritas Diocesana di Potenza. L’assessore alle Politiche Sociali Anna Grieco sottolinea: “La finalità del Progetto Aequitas è quella di raggiungere il maggior numero di persone con fragilità e inserirle in una rete di aiuti, per ridurre le difficoltà, garantire risposte tempestive alle emergenze e alle urgenze sociali, prevenire la cronicità, assicurando luoghi di primo accesso presidiati da personale qualificato in grado di accogliere e sostenere al meglio le persone con fragilità”. Per contatti e informazioni: Ethos, via Londra, 5/7 – Potenza Caritas Diocesana, Casa di Leo Bucaletto – Potenza e-mail: segretariato.sociale@comune.potenza.it Numero telefonico di progetto: +39 351 4391344. Prosegue, inoltre, l’azione delle Porte sociali all’interno dell’intervento ‘Porte aperte al futuro di Potenza’. Anche tale progettualità è frutto di un processo di coprogettazione con la Cooperativa Sociale Betania, CentoStrade e Appstart Onlus e con il supporto dell’Auser di Potenza. L’iniziativa mira a consolidare il sistema di welfare locale, attraverso l’attivazione di n. 5 Porte Sociali chiamate a supportare cittadini in difficoltà, favorendo l’accesso ai servizi alla persona e promuovendo l’inclusione sociale. Ogni Porta Sociale rappresenta un punto di riferimento per il territorio, offre orientamento personalizzato e una varietà di attività di inclusione sociale; in questa strategia, l’Auser di Potenza ha fornito un contributo significativo, mettendo a disposizione le proprie sedi come ulteriori presidi. Le tre cooperative assegnatarie del progetto – Betania, CentoStrade e AppStart – hanno costituito l’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) denominata “Network 3.0”, con la cooperativa Betania quale capofila, riuscendo così, attraverso questa sinergia, a praticare un modello virtuoso di continuità gestionale, poiché il servizio, attivo dal 2019, riesce a stabilizzare le sue modalità organizzative, rinnovandosi nelle sue capacità territoriali e di prossimità, per meglio rispondere alle esigenze della cittadinanza. “Oltre a sostenere i cittadini in condizioni di fragilità, l’azione delle Porte Sociali promuove welfare generativo, capace di coinvolgere la comunità nella adozione di reti di sostegno e di contrasto al disagio; – così conclude l’assessore Grieco – le Porte Sociali si propongono come luoghi di rigenerazione del tessuto sociale, dove famiglie, adulti, giovani e anziani trovano ascolto, dialogo e opportunità significative sul piano relazionale; si consolida, quindi, l’offerta di servizi e interventi in favore delle fasce di popolazione in difficoltà. La sinergia tra soggetti pubblici e Terzo Settore genera soluzioni che superano i modelli tradizionali di intervento; nello scambio di conoscenze e competenze, come avviene nei processi di coprogrammazione e coprogettazione, si gettano le basi per la costruzione di risposte multidisciplinari e integrate, all’altezza delle sfide emergenti, rendendo così più efficace l’investimento di risorse pubbliche”.
Gen 21