In fuga dall’Iraq vogliono imparare l’arte della pizza napoletana a Matera. E’ la storia singolare di due rifugiati politici arrivati in Italia nel 2010 che hanno deciso di crearsi un’opportunità lavorativa imparando l’arte della pizza alla scuola dei Fratelli Lieto, pizzaioli napoletani da generazioni che da anni operano nel settore a Matera. Al Ali Samir Mahmoud e Abo Alhaija Asaad Ahed hanno rispettivamente 38 e 35 anni e sono arrivati in Italia con lo status di rifugiati grazie ad una convenzione tra il Governo Italiano e UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Da qualche tempo entrambi risiedono a Matera insieme alle rispettive mogli e ai figli. “Scaduto il sussidio dello Stato Italiano previsto per i primi due anni, -affermano Samir e Asaad- abbiamo deciso di imparare un’attività che possa garantirci un sostentamento dopo aver fatto in questi anni vari lavori saltuari. Il pizzaiolo o l’aiuto pizzaiolo è una professionalità molto ricercata, così anche su consiglio di un nostro amico marocchino Mohamed che ha frequentato la stessa scuola dei Fratelli Lieto e che ora lavora a Milano, abbiamo deciso di formarci in questo settore”.
Per oltre un mese i maestri Luca e Antonio Lieto hanno insegnato ai due ex rifugiati i segreti per preparare una buona pizza napoletana ma anche i principi della professione del pizzaiolo, le norme igienico-sanitarie per la gestione di una pizzeria e persino le basi della lingua inglese che chi opera in città turistiche deve conoscere. Alla parte teorica si è affiancata una consistente attività giornaliera di tirocinio direttamente in pizzeria. “La formazione è una componente importante nella professione del pizzaiolo –afferma il maestro Antonio Lieto- per questo puntiamo molto su argomenti indispensabili per preparare un piatto sano che ormai è patrimonio della cucina mediterranea. Il mestiere di pizzaiolo non si improvvisa ma si ottiene solo imparando sul campo la professionalità. Il corso che i due ragazzi hanno seguito con passione e diligenza, offre loro l’opportunità di trovare più facilmente un lavoro nel settore: in Italia, infatti, mancano circa 10mila pizzaioli”.
Tanti allievi passati dalla scuola dei Fratelli Lieto (tra cui cinesi e giapponesi) oggi lavorano e alcuni hanno addirittura iniziato un cammino di piccola imprenditoria aprendo pizzerie in proprio in Italia e all’estero. “Insegnare a questi ragazzi con un passato travagliato alle spalle quei valori e quella passione che sono alla base del mestiere di pizzaiolo –affermano i fratelli Lieto- è una soddisfazione che ci rende orgogliosi. Dal canto loro Samir e Asaad si sono dimostratio molto rapidi nell’apprendere e altrettanto lesti nella preparazione delle pizze. Crediamo che non avranno difficoltà a trovare un lavoro nella ristorazione”.
Fra rifugiati c’è una bella intesa: napoletani e iracheni, che accoppiata!