Non violenza, Bolognetti (Radicali Lucani): parliamone! Per la difesa con la vita, della vita, del diritto, della legge. Di seguito la nota integrale di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, iscritto all’Odg Basilicata (In digiuno dalle ore 23.59 del 22 gennaio).
Il Consiglio regionale della Basilicata discuta e voti la mozione su “Democrazia, diritti umani e nonviolenza”, da me proposta prontamente raccolta e condivisa da Piero Marrese, Angelo Chiorazzo e Roberto Cifarelli.
Confesso che sono un po’ stufo. Stufo di sentire la pur legittima opinione di chi ti dice: “la vita è sacra”. Pensate un po’, sono talmente d’accordo che rischio la mia di vita e di salute per difendere quella altrui. Si rischia la vita contro la morte: la morte della democrazia, la morte di basilari diritti umani, la morte dello Stato di diritto democratico, la morte della Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Ecco, la morte di cose che incidono sulla vita, la qualità della vita e sulla morte di tanti nostri fratelli. La morte del dibattito, il trionfo del proibito capire e di una informazione che alimenta odio e paure, il trionfo della Tv del dolore e la notizia che è notizia solo quando racconta di sangue e morte e magari titilla i peggiori sentimenti dell’animo umano. No, non ci sto. Io a tutto questo non mi rassegno e difendo e provo a far vivere quel “per la difesa con la vita, della vita, del diritto, della legge”. O abbiamo il coraggio, la forza di lottare senza armi contro coloro che riducono la “Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo”, la “Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo” e le Costituzioni di Stati sempre meno democratici a “verbose dichiarazioni meramente ordinatorie e cioè a non leggi”, a dei simulacri, oppure non resta che la rassegnazione e l’impotenza o il ricorso a una impotente violenza con la quale si risponde alla violenza di regime e nel regime. Fatevela una domanda, almeno una volta: quanto è “sacra” la nonviolenza, quale strumento per combattere la violenza? Per una volta anziché dire “ancora, ancora fame e sete di verità, giustizia, democrazia, diritti umani, giustizia sociale, nobiltà della politica, ecc.ecc.” provate a chiedervi: ancora le stucchevoli parole d’ordine di una politica vuota di idee e contenuti; ancora una politica fatto solo di cosa do a chi; ancora una politica che ha perso ogni dignità e più nulla governa con i suoi esponenti, che in gran parte son solo leader usa e getta; ancora Istituzioni sempre più inadeguate a far da contraltare a poteri economico-finanziari che non conoscono frontiere, ma che hanno la capacità e la forza di dettarla l’agenda “Politica”?
Ecco, per una volta non si potrebbe dedicare spazio e tempo a una riflessione profonda sul Satyagraha e le sue ragioni e suoi strumenti? Rischio la vita, rischio la salute residua. Sì, e lo faccio consapevolmente, perché lo ritengo necessario. E, finché il buon Dio me ne darà la forza, continuerò a farlo.
Un grazie e di cuore lo rivolgo alla dr.ssa Rosalia Lobresco, sempre accorta e puntuale, che mi ha soccorso questa mattina, e a un galantuomo qual è il dott. Diodoro Colarusso. Grazie ad entrambi per il tempo e l’attenzione che hanno deciso di dedicarmi.