Carenza delle piante organiche e scoperture di personale: sono queste le maggiori criticità indicate dalla presidente della Corte d’Appello facente funzioni, Lucia Casale, nella relazione sull’amministrazione della giustizia nel Distretto di Potenza, tra l’1 luglio 2023 e il 30 giugno 2024, con la quale è stato aperto questa mattina a Potenza l’anno giudiziario 2025.
Nel dettaglio, sono in servizio 110 magistrati e la scopertura è del 16% (21 posti vacanti), rispetto ai 131 previsti.
“Carenze di organico, sottodimensionamento dei vari uffici del distretto, vacanze degli uffici direttivi, semidirettivi – ha ribadito – ma anche mancanze di giudici ordinari che si protraggono per molti mesi e che incidono sui risultati tra programmi di gestione e smaltimenti finalizzati alla realizzazione del Pnrr”.
Sulla tipologia dei reati, Casale ha evidenziato come ci sia un “trend di crescita dei reati di violenza di genere, sia tra maggiorenni sia tra minorenni, ma in particolare atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.Ci sono poi i reati ‘spia’, vale a dire quelli di violenza domestica che sono indice di un malessere che può sfociare in reati più gravi”.
All’esterno del Palazzo di Giustizia la Cgil e la Fp Cgil, rappresentate dai segretari Vincenzo Esposito, Giuliana Scarano e Carmen Sabbatella, hanno dato vita a un volantinaggio per solidarietà alla protesta dell’Associazione nazionale magistrati, sulla riforma della giustizia messa in campo dal governo, consegnando anche una copia della Costituzione Italiana. “Per i lavoratori – hanno detto i rappresentanti sindacali – chiediamo il rinnovo del contratto integrativo, ormai vecchio di 15 anni, lo scorrimento delle graduatorie per l’atavica carenza di personale, la stabilizzazione dei lavoratori precari, l’ammodernamento del patrimonio edilizio”.