Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni politiche del Consigliere comunale del PD Angelo Cotugno sul governo-Adduce a metà del suo percorso amministrativo.
Dalle celebrazioni della nascita di Quaroni e di Olivetti all’urbanistica del nuovo millennio.
E’ trascorso circa due anni e mezzo dall’insediamento della amministrazione Adduce, siamo a metà della consigliatura, un momento opportuno per rileggere alcune impostazioni e provare ad accelerare alcuni degli interventi previsti nel programma elettorale.
Una riflessione, soprattutto politica, che deve necessariamente vedere il coinvolgimento delle forze politiche che hanno sostenuto fin qui l’amministrazione insieme a tutti i soggetti sociali che possono dare il loro positivo contributo.
Tra i temi più importanti e sensibili credo ci sia quello che vede l’attuazione degli strumenti di pianificazione: dal regolamento urbanistico, al piano strutturale, al piano strategico ed al piano della mobilità urbana; tutti fondamentali a ridefinire un equilibrio tra valorizzazione del patrimonio collettivo e potenzialità di sviluppo economico e sociale. Sono strumenti e progetti in grado di mettere in evidenza il carattere ed il segno di una amministrazione che vorrebbe impostare e guidare il percorso di candidatura a Capitale Europea della cultura della città di Matera.
Il rischio che si corre invece è quello che, a causa di norme nazionali che introducono deroghe agli strumenti urbanistici (famigerato Piano Casa2 di berlusconiano lascito) e della permanente inerzia della Regione a legiferare in proposito, accada ancora una volta che il disegno e lo sviluppo della città sia affidato all’iniziativa privata, imprenditoriale e professionale, senza che peraltro vi sia un’adeguata strategia comunale di attenzione, di verifica e di tutela, sia sul versante dirigenziale che su quello politico-amministrativo.
E’ del tutto inaccettabile che ci si trinceri dietro il linguaggio burocratico delle norme senza assumersi, come è necessario, la responsabilità di esplicitare una posizione politica chiara e trasparente e soprattutto coerente con il programma elettorale.
E’ naturale chiedere all’amministrazione, al sindaco e al nuovo assessore all’urbanistica :
1. quando e se la città avrà il suo regolamento urbanistico ed il suo piano strutturale;
2. quale giudizio si vuole dare al nuovo piano casa previsto nel decreto sviluppo legge 106/2011 e soprattutto quali attività, direttive, strumenti si intendano adottare per evitare che il disegno della città, o di parti importanti di essa, sia stravolto senza che la comunità e le sue rappresentanze possano conoscere e valutare gli interventi;
3. quali azioni si intende attivare per sollecitare la Regione Basilicata, unica tra le regioni, a non aver ancora approvato una sua legge regionale, ad emanare norme che servano ad evitare che si sottragga al consiglio comunale e alla collettività il diritto di valutare ed esprimere le proprie osservazioni su interventi che possono condizionare i futuri sviluppi della città;
4. con quali strumenti si dovranno realizzare abitazioni per le fasce più deboli che con sempre maggiori difficoltà non possono accedere al mercato delle abitazioni in locazione o ancora meno all’acquisto di abitazioni “popolari”;
5. quale funzione potranno avere gli strumenti urbanistici, sui quali si è investito molto in questi anni in termini di risorse umane e finanziarie, con una probabile colata di cemento che può determinarsi con questo nuovo “Piano casa” ;
6. il cosiddetto “housing sociale” dove e con quali modalità si potrà realizzare;
7. qual è il compito che deve svolgere un’assessore all’urbanistica ed una giunta se si lascia solo alle imprese quello di definire e realizzare lo sviluppo edilizio rinunciando ad una corretta e trasparente pianificazione.
Pare che in queste ultime settimane sono già state rilasciate, all’oscuro di molti, autorizzazioni a costruire ai sensi della legge 106/2011 ovvero in deroga alle naturali procedure che imporrebbe una corretta pianificazione urbana.
Ulteriori richieste sono pervenute agli uffici per ambiti particolarmente sensibili e delicati come quello dell’ex Mulino Alvino e l’area verde in Via Dante che possono determinare un pericolosissimo precedente per altri interventi analoghi già candidati con il precedente piano casa vedi area ex Barilla.
Non si vuole esprimere alcun preconcetto giudizio in merito, ma rivendicare il diritto, come rappresentanti democratici della comunità cittadina, a conoscere e decidere.
L’amministrazione dovrebbe assumersi la responsabilità di sospendere queste procedure in attesa che ci sia una Legge regionale e riportando la discussione sulla opportuna e necessaria riqualificazione urbana, nei soli luoghi in cui è possibile discuterne con chiarezza e trasparenza.
In ogni caso, una seduta urgente del Consiglio Comunale su questi temi per conoscere lo stato dell’arte e le decisioni che Sindaco e Giunta intendono assumere è irrinunciabile ed inevitabile.
Riflettendo su quanto è avvenuto dopo il precedente Piano casa, e si rifletta sull’inutilità di scorciatoie, che possono provocare solo danni e nuove divisioni.
Matera 18 settembre 2012
Angelo Cotugno – Consigliere Comunale PD
Angelo Cotugno sei coerente con te stesso e con la linea della corrente che rappresenti (anche se formalmente sciolta).
Quello che sarà curioso adesso vedere e come faranno a toglierti la rappresentanza politica a proporre e chiedere chiarezza nell’attività del Comune……, visto quello che è successo quando da capogruppo non hai condiviso le scelte proposte dalla Giunta.
Quello che chiedi è SACROSANTO, quello che vogliono vare è ingiudicabile…..
Sembra di leggere un comunicato di Pedicini !
non qualche cosa da dire sulla vicenda ? se la risposta é no…………. accetto pure il paragone , peccato che pedicini ha votato a favore del piano casa e credo non avrà da obbiettare su questo nuovo strumento “urbanistico” ….sic!!!!
E allora, a proposito della vicenda, le rammento che il partito nelle cui fila lei è stato eletto fece approvare alla Giunta Regionale in tutta fretta il 1° PIano Casa con l’aggravante del famoso “condono” (Zona Turistico Alberghiera). Perchè non usate lo stesso metodo con la medesima celerità ?
Il Sig. Pedicini è chiaramente all’opposizione e quindi è giusto che chieda al Sindaco di che morte dobbiamo morire.
cotugno.. sei una persona intelligente, un pò ti stimo.. sei un materano doc, e vedo che ci tieni alla tua città .. ti prego però, mandalo a casa !!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma vi rendete conto il capo Gruppo del PD in consiglio comunale nonchè ex segretario provinciale della rossissima CGIL costretto a fare comunicati e interrogazioni di questo tenore e importanza.
Adduce traine le conseguenze, fai un passo indietro e/o dimettiti. Matera non merita questo.
E se pure i TOPI abbandonano la nave……..fate un passo indietro, anzi, sparite
Cotugno, camin vattìnn…
Spiace che un consigliere non sappia che le priorità del suo partito ,oggi, non sono di natura politica ma di spartizione poltrone…inutile pensare e proporre ,piuttosto fate presto a sistemare le giunte, gente che vive disperata nell’attesa di un assessorato…suvvia la sanità psichica delle primodonne e degli uomini di bella presenza è più urgente dei bisogni della città