Mega (Cgil Matera): “Matera sia laboratorio politico del centrosinistra per le prossime amministrative. Il dibattito si sviluppi sul merito e non sui nomi. Serve un progetto comune che unisca tutte le anime economiche, sociali, civiche e politiche”. Di seguito la nota integrale.
“La crisi politica attuale al Comune di Matera, aperta ufficialmente con il commissariamento, e la crisi interna al Pd, possono essere l’occasione per fare delle prossime amministrative di Matera un laboratorio politico a livello nazionale per il centrosinistra, in cui far convogliare tutte le anime economiche, sociali, civiche e politiche unite da un programma certo e comune per il rilancio di quella che fu la Capitale europea della cultura 2019”. A sostenerlo è il segretario generale della Cgil di Matera e della Cgil Basilicata, Fernando Mega.
“Le difficoltà della città di Matera sono sotto gli occhi di tutti – continua Mega – e invece di confrontarsi sul merito, il dibattito continua a svilupparsi attorno a nomi e posizionamenti, avvallando così da un lato l’evidente scarsa attenzione del governo regionale di centrodestra alla Città dei Sassi e dall’altro perdendo l’occasione di valorizzare le peculiarità di una città che rischia di essere travolta dagli interessi della vicina Puglia, perdendo la sua identità. L’economia turistica risulta ancora dalle potenzialità inespresse, che vive di forte stagionalità, cosa inappropriata per una città come Matera dove importanti contenitori culturali sono maldestramente chiusi, come la Cava del Sole o il Teatro Duni. Anche l’importante lascito di Matera città del cinema è andato perso, con la promessa elettorale dell’istituzione del Centro sperimentale di cinematografia caduta nell’oblio.
In assenza di infrastrutture necessarie a decentralizzare il turismo, Matera è come se si fosse bloccata, allontanandosi sempre di più da quello che era il disegno e l’obiettivo raggiunto con la nomina a Capitale europea della cultura 2019. Tra le tante questioni anche quella dei trasporti, perché le uniche vere infrastrutture che utilizza la città di Matera per la mobilità riguardano la direttrice Bari – Puglia e non Potenza, capoluogo di regione.
E la responsabilità – afferma Mega – è in capo alla Regione, che non solo non è stata in grado di stabilire la missione della Fondazione Matera 2019, cui auspichiamo un forte rilancio con la nomina del neo direttore ed ex capo dell’Apt, Antonio Nicoletti, ma ha relegato la città di Matera a un ruolo di marginalità nel dibattito politico, attestato anche dalle scelte fatte sul territorio. Il centrodestra ha marginalizzato Matera e la sua provincia e i risultati politici in controtendenza lo hanno certificato. Allo stesso modo – conclude – riteniamo che il centrosinistra non può vivere di eterne divisioni, la stessa giunta Bennardi nasce con una divisione e il risultato è sotto gli occhi di tutti. È anche a tutto questo che dovrà guardare la proposta della futura amministrazione della città di Matera, che può proporsi come laboratorio politico a livello nazionale per il centrosinistra”.