Dopo la presentazione avvenuta lo scorso 22 Dicembre nel Castello del malconsiglio con l’evento “Ciao Miglionico come stai?”, avrà inizio lunedì 3 febbraio il progetto sperimentare dell’Amministrazione comunale per la realizzazione di una rete di cura al servizio di tutta la comunità di Miglionico.
3 figure professionali: una psicologa, un’assistente sociale e una pedagogista, un sistema di assistenza specialistica e formazione ai neo genitori per tutelare l’intera popolazione dai cambiamenti sociali della modernità.
Il sindaco Giulio Traietta dichiara: “Spesso non abbiamo tempo di chiederci ‘’come stai?’’. Spesso non abbiamo le energie mentali per parlare di come stiamo.La stanchezza, come la velocità, è diventata talmente tanto parte della nostra vita; che ormai alla parola bene, ci aggiungiamo ‘’stanco’’. Come fosse normale, come fosse giusto. Pur non essendo giusto, tutto questo accade quotidianamente, nelle vite di tutti e tutte noi: ed a volte è un po’ troppo da sopportare.
Ecco, questo percorso rema nella direzione opposta. Questo percorso non vuol esser la panacea a tutti i mali; ma un seme; un pezzetto; un piccolo filo per una rete più grande che possa funzionare come un sistema di sicurezza per la comunità tutta.
Non sogniamo un paese utopico; perfetto ma irraggiungibile; cerchiamo di costruire quotidianamente un paese eutopico: un paese che nelle sue imperfezioni risponda alle reali esigenze delle persone che lo abitano. Come amministratore e come cittadino miglionichese, penso che essere una comunità significhi molto più del condividere lo stesso suolo. Essere comunità è per me un sentimento, un’appartenenza, un sentire che ha a che fare con la storia di un paese, con le sue persone, con un legame ed una fiducia quasi viscerali”.
Le figure professionali svolgeranno la loro attività per un anno sia presso l’istituto comprensivo sia presso il Centro polivalente.
Con questi strumenti, psicologici, pedagogici e strategici, ci ritroveremo tra un anno per comprendere lo stato di salute della nostra comunità e contemporaneamente strutturare un sistema che metta noi cittadini nelle condizioni di occuparci gli uni degli altri.