“L’aggiornamento dell’osservatorio Inps sui dati relativi all’assegno di inclusione e al supporto per la formazione e il lavoro conferma le gravi criticità nelle misure adottate. Intanto in Basilicata, come nella media nazionale, il raffronto con il precedente Reddito di Cittadinanza, che è stato abolito e sostituito ai due nuovi strumenti, registra poco più del dimezzamento della platea di beneficiari”. Lo sostiene il segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli ricordando che alla fine del 2024 nella nostra regione gli Adi e gli Sfl concessi sono stati 6.644 con 14.167 beneficiari e una media di 568 euro al mese. Per il Supporto Formazione-Lavoro 846 gli assegni sono stati 846 con una media di 871 euro mensili. “Tutto questo – aggiunge -mentre il 25% delle famiglie che avrebbero diritto all’Adi non ha presentato domanda, e il 15% delle richieste non è stato accolto. Sono dati che segnalano un sistema di accesso inefficace, ostacolato da barriere burocratiche e scarsa informazione, nonostante l’intensa attività dei Patronati come il nostro, l’Ital, impegnato da giorni nella campagna “Insieme quando serve davvero”, sostenuta dalla Uil Basilicata, con testimonial la cantante Annalisa Minetti. Per quanto riguarda l’Adi i nostri uffici Caf sono pronti a ricevere gli interessati. Il rischio – afferma il segretario della Uil – è che l’Adi si riduca a una misura puramente assistenziale nonostante i dati sulla povertà e il disagio sociale sono in aumento. Proprio ieri in occasione della 12esima giornata nazionale contro gli sprechi alimentari dagli esponenti della rete Magazzini Sociali Solidarietà Circolare e della Caritas Diocesana di Potenza abbiamo avuto un quadro aggiornato dei bisogni con numeri dei prodotti alimentari recuperati e delle azioni messe in campo grazie all’impegno e alla generosità dei volontari. Ciò conferma che l’istituzione dell’osservatorio nazionale sulle povertà non può restare solo sulla carta, deve essere reso operativo. Anche alla luce del fatto che lo stesso istituto del supporto per la formazione e il lavoro non sta dando risposte per evitare che si generi un’ulteriore sacca di povertà, dentro la quale rischiano di finire numerosi soggetti in piena età lavorativa, chiediamo l’apertura urgente di un confronto con il Governo. Di fronte a questa situazione, secondo le decisioni del recente Esecutivo nazionale Uil di Fiuggi, chiediamo un cambio di rotta deciso: sono necessari sia investimenti strutturali in politiche attive del lavoro, welfare e tutele sia un rafforzamento dei servizi pubblici ed efficaci politiche industriali, per garantire vera inclusione sociale e lavorativa”.
Feb 06