“Da 27 giorni Peppino Priore, protagonista di una particolare e bella storia di Protezione Civile con il ‘Gruppo Lucano’, è in sciopero della fame. Il Comune di Viggiano ha deciso di staccare la spina alla sezione locale della Protezione Civile del Gruppo Lucano di cui Priore è stato Presidente. Non si stacca solo la spina a strumenti in grado di rilevare rischi, ma si tagliano ponti con la storia e con una esperienza che ha portato Viggiano, e quindi, anche la sua comunità, oltre i confini regionali e nazionali”. È quanto dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza.
“Penso – continua l’esponente del Pd – che si stia commettendo un errore, un grave errore in un momento in cui sarebbe opportuno rafforzare presidi e beni che possano rappresentare un valore per la Protezione Civile. Si sceglie di staccare la spina per quali ragioni? A quale altezza si sceglie di volare quando si assumono alcune decisioni? Non so se il mio appello a Peppino Priore a sospendere lo sciopero della fame avrà un risultato, ma ritengo fondamentale che questa mia dichiarazione tenga i fari accessi su una questione delicata. La delicatezza non risiede nella costruzione di motivazioni che, a seconda dell’orientamento, possono essere governate o nella direzione della ricomposizione o della rottura. Mi pare si sia scelta questa seconda opzione”.
“Lo sciopero della fame avviato da Peppino Priore – conclude Lacorazza – dovrebbe portare tanti volontari, oltre ogni dinamica interna al ‘Gruppo Lucano’, a riflettere sul senso di una storia che ha raccolto tante energie dalla esperienza nata da Viggiano. Staccare la spina a questa esperienza significa avere meno energia per il futuro”.