Operaio e agricolotore morti sul lavoro in provincia di Matera a distanza di poche ore, sindacati Cgil, Cisl e Uil: “Strage infinita, si agisca in fretta e in sinergia con istituzioni, sindacati e mondo datoriale”. Di seguito la nota integrale.
I segretari generali Cgil, Cisl e Uil Basilicata, rispettivamente Fernando Mega, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli, esprimono la propria vicinanza ai familiari dei due lavoratori morti a poche ore di distanza l’uno dall’altro mentre stavano compiendo il proprio dovere, l’operaio di Ferrandina deceduto mentre era impegnato nel lavoro di manutenzione di un depuratore e l’agricoltore rimasto schiacciato dal trattore sulla strada Cavonica nei pressi di Grassano Scalo, entrambi gli incidenti accaduti nel Materano. “In attesa che gli inquirenti chiariscano le dinamiche degli incidenti – affermano Mega, Cavallo e Tortorelli- la drammaticità dei fatti impone l’ennesima riflessione sulle morti sul lavoro. È necessario affrontare con urgenza ed efficacia la questione sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Abbiamo già chiesto al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi di farsi promotore di un tavolo regionale con la partecipazione di associazioni imprenditoriali, sindacati, Ispettorato del lavoro, Inail, Inps, enti bilaterali dei comparti edilizia, artigianato, agricoltura, rappresentanti di forze dell’ordine perché è solo con una sinergia tra sindacato, istituzioni e mondo datoriale che si può sconfiggere questa piaga sociale.
Torniamo a chiedere anche la convocazione immediata dell’Osservatorio sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro – aggiungono – il cui ruolo è cruciale per monitorare, analizzare e proporre soluzioni per migliorare la sicurezza nel sistema produttivo lucano”. Mega, Cavallo e Tortorelli ricordano come il 2024 sia stato l’anno peggiore per le vittime sul lavoro, mille in totale nel Paese (tre al giorno) e 15 in Basilicata (12 in provincia di Potenza e 3 in quella di Matera) per un totale di 3.534 denunce di infortuni in tutti i settori, nove ogni giorno, portando la Basilicata ad essere etichettata come “zona rossa” per il numero di morti sul lavoro. “Una situazione inaccettabile che richiede interventi immediati. Chiediamo al governo regionale e nazionale azioni adeguate per mettere un freno a questa strage infinita”, concludono.