Elezioni comunali Matera 2025, Espedito Moliterni (PD): “Le primarie sono un obbligo”. Di seguito la nota integrale.
In vista delle ormai prossime elezioni comunali a Matera, dopo un lungo periodo, durato qualche mese, di schermaglie politiche, ammiccamenti più o meno palesi, comunicati stampa riservati agli addetti ai lavori, qualche dibattito confinato al singolo partito, nella totale indifferenza del popolo materano mai coinvolto e sempre più lontano dalla vita politica, si trascina stancamente questa ennesima stagione elettorale, come si sa limitata ai soli confini cittadini. Al momento,tutti i presunti protagonisti della politica materana si mascherano, forse perché siamo nel pieno delle festività carnevalesche, qualche volta sussurrano, spifferano, lanciano messaggi cifrati, buoni solo per i destinatari, oppure elaborano comunicati stampa che difficilmente, anche per il più paziente lettore, risultano comprensibili, ammesso che si abbia la forza di riuscire a terminare la loro lettura. Eppure, citati in ordine di apparizione, occorre dare atto a Vincenzo Santochirico, Luca Prisco, Vincenzo Viti e Lorenzo Rota, Lucia Gaudiano e Sergio Palomba, di aver gettato la pietra nello stagno, alcuni dichiarando apertamente la volontà di candidarsi a sindaco, altri di proporre piattaforme programmatiche e altri ancora di sperare in un maggiore coinvolgimento del civismo e delle associazioni. Mi scuso con i precitati concittadini per l’estrema sintesi della mia citazione, facendo torto al loro impegno fin qui profuso, ma vorrei evidenziare quello che sta diventando il sentimento prevalente nella popolazione materana che si coglie in ogni occasione di confronto in piazza, al bar, al supermercato: l’indifferenza. Tanto più che da parte dei partiti tradizionali, fino a questo momento, non sono state espressi programmi e visioni per questa città, ambiti e limiti delle possibili coalizioni; trapelano notizie che, per una coalizione, il candidato verrà scelto dai tavoli romani e che, per l’altra, l’unica cosa certa è che è stata partorita una delegazione trattante elefantiaca. La sensazione prevalente dei cittadini è che ogni partito giochi la sua partita e che i veri candidati verranno fuori, al momento opportuno, dal cilindro dei soliti prestigiatori. La gente è stanca e sfiduciata, ma sembra che a nessuno interessi per davvero; forse credono che, al momento giusto, preverranno le solite relazioni corte, amicizie e parentele per indurre i cittadini a votare. Ma non è questa la strada giusta, così si fa male alla città. Si può continuare ancora a lungo a violentare la vita democratica e la partecipazione popolare cosciente? Certamente no. Quale la soluzione? Le primarie di coalizione per il candidato sindaco. Ma non solo. Occorre evitare il proliferare abnorme di liste e candidati, per favorire la partecipazione di cittadine e cittadini di qualità, che abbiano da offrire competenza e non schiere di followers e di parenti, come sta avvenendo in questi ultimi decenni. Qualcuno ricorderà l’esperienza del compianto Mario Manfredi che fu eletto sindaco con soli quaranta candidati per il consiglio comunale. Tornando alle primarie, non vi è dubbio che favorirebbero un maggiore coinvolgimento dei cittadini, rendendoli protagonisti della scelta del candidato sindaco, nell’ambito di ciascun schieramento di competenza. Non solo, ma le primarie possono incoraggiare la partecipazione alla competizione non solo di energie fresche e giovani, ma anche di persone con esperienze maturate anche in contesti non solo politici. Un grande esercizio di democrazia, una boccata di aria pura nelle grigie stanze del potere. Un pò di coraggio e lungimiranza, cari responsabili di partito.
Espedito Moliterni