“L’assessore Pepe si era impegnato a venire in Consiglio regionale entro gennaio per affrontare il nodo del trasporto pubblico locale. Non è stato così. Peraltro, una nostra interrogazione orale aveva sollecitato da luglio 2024 un confronto ma ciò non è mai avvenuto. Anzi, scopriamo che il 4 ottobre si è riunito un tavolo tecnico (?!) che avrebbe prodotto indicazioni per le modifiche di una gara da 830 milioni di euro. E dal 4 ottobre 2024 al 30 gennaio 2025, 4 mesi, il cambio di regole di appalto è stato secretato?”
Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che aggiunge: “Infatti, nella seduta di Giunta del 30 gennaio, senza mai aver convocato l’Osservatorio regionale per la mobilità, si approva una delibera finalizzata a modificare la gara da 830 milioni sulla base degli esiti di un tavolo tecnico del 4 ottobre 2024. Oltre a richiamare alla prudenza nel merito e nel metodo, sento di dover chiedere maggiore trasparenza perché se da una parte quattro mesi sembrano tanti, dall’altra da giorni non risulta chiaro come una delibera che modifica indirizzi di gara non sia chiara nei contenuti della stessa”.
“La motivazione – prosegue l’esponente del Pd – non può essere che se ne deve discutere prima nell’Osservatorio per la mobilità, perché nella delibera di Giunta non è presente questo indirizzo e risulta evidente che la convocazione di oggi, peraltro senza un ordine del giorno specifico e documenti allegati, avviene dopo che noi, e non solo, abbiamo fatto notare l’anomalia della procedura”.
“Conosciamo abbastanza la storia del trasporto pubblico locale – sottolinea il Consigliere regionale – l’abbiamo affrontata, nel tempo delle nostre responsabilità e anche con qualche non banale riscontro, sempre con la schiena dritta. Al centro di questo complessa vicenda c’è la qualità dei servizi per i cittadini, i diritti dei lavoratori e anche le aziende che, nel quadro di direttive comunitarie e leggi nazionali, devono avvertire regole chiare e rispetto, sostenibilità economica e finanziaria”.
“Attendiamo oggi l’esito dell’Osservatorio – conclude Lacorazza – con l’auspicio che il confronto non si chiuda in pochi giorni (dopo quattro mesi di vuoto dal 4 ottobre 2024 al 30 gennaio 2025) e che si renda conto al Consiglio regionale recuperando un impegno assunto e non mantenuto”.