Il Consigliere comunale del PD, Carmine Alba, in una nota inviata alla nostra redazione invita il sindaco Adduce a “dare ascolto alla società, completare la giunta, attuare il programma”. Di seguito la nota integrale.
E’ trascorso più di un mese dalla decisione del Sindaco di rivedere l’assetto della Giunta comunale attraverso una rimodulazione parziale e temporanea. Più di recente il Consiglio Comunale ha sviluppato un ricco ed articolato dibattito, utile affinché Adduce possa tradurne il senso ed il significato e concludere il più rapidamente possibile questa difficile fase dell’Amministrazione.
Le ragioni che ad agosto hanno spinto il Sindaco a compiere un atto così forte, nel legittimo esercizio delle sue prerogative, le ha richiamate lui stesso nel dibattito consiliare ed erano già chiare dal tenore del comunicato stampa diramato il giorno stesso della sua decisione di rivedere la composizione della giunta. E’ stato un atto credo anche molto sofferto, in qualche modo imposto però dalla situazione politica creatasi in quest’ultimo anno. Certo, il Sindaco avrebbe potuto e dovuto esercitare le sue prerogative in modo più coordinato con i partiti del centrosinistra, che pure aveva incontrato in precedenza, con le stesse rappresentanze consiliari e, probabilmente, con la giunta allora in carica.
In questo momento occorre affidarsi e confidare nell’alto senso di responsabilità e della misura di un uomo politico di lungo corso, qual è Adduce, nella certezza che egli ha agito nell’interesse generale della città e per il bene dello stesso centrosinistra, a cominciare dal Partito Democratico.
In questo momento così delicato per l’amministrazione, per il centrosinistra e per la politica, la sua credibilità ed autorevolezza, ciascuna delle parti in campo, partiti e uomini della politica, devono interrogarsi sulle proprie certezze rimettendosi in discussione, a cominciare dal capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale.
Se dovessi valutare i comportamenti di noi tutti in queste ultime settimane, a cominciare dagli esiti delle ultime sedute consiliari, dovrei dedurne che i messaggi lanciati anche in modo esplicito dal Sindaco e che miravano a raccogliere il profondo malessere che la società esprime in questa fase di drammatica crisi di prospettiva, non sono stati colti appieno e che soprattutto alcuni, singoli e gruppi politici, pensano che tutto possa continuare come prima e che il gioco della politica, degli assetti, dei condizionamenti non deve mai avere fine.
Ritengo invece che ciascuno di noi debba interrogarsi sulla adeguatezza delle risposte alle esigenze crescenti di trasparenza e terzietà che provengono dalla società; se Sindaco, Giunta, Consiglieri e soprattutto i partiti siano in sintonia con i mutamenti e se il coinvolgimento in merito agli obbiettivi da perseguire e soprattutto alle priorità del programma elettorale siano realmente condivisi da tutti. Il centrosinistra deve interrogarsi per capire se dopo una sofferta campagna elettorale, tutti hanno fin qui realmente e lealmente collaborato per l’attuazione di quel programma che ci ha consentito di vincere, seppure per pochi voti; e dobbiamo interrogarci per capire se il sostegno che abbiamo garantito alla Giunta ed al Sindaco in questi mesi è stato un sostegno reale, convinto, oppure di circostanza e sospettoso e se i nostri comportamenti pubblici e privati, le continue esternazioni mediatiche per sterili interessi di bottega, contribuiscono a ricucire e riempire il solco tra politica e società, istituzioni, partiti e cittadini, oppure se invece non ne amplino le dimensioni.
E tutto questo in un momento in cui gli enti locali in Italia non vivono momenti facili. Basti vedere le acrobazie degli altri comuni per far quadrare i bilanci e vedere come invece Matera sia invece ben amministrata e goda di ottima salute. Ma tutto questo sembra che non esista.
Ebbene, la forte azione del Sindaco, seppur non socializzata e vissuta quindi come un fulmine a ciel sereno, credo vada compresa per la reale portata e per il messaggio che invia a tutti noi, innanzitutto al mio gruppo ed al mio partito, ma anche alle altre forze politiche del centrosinistra e, se mi consentite, all’intero Consiglio comunale.
In questo contesto Adduce avrebbe potuto agire anche in altro modo, in diversi altri modi. Tutto è discutibile. Egli avrebbe pure potuto non muovere niente e continuare così per un tempo indefinito. Ma a chi avrebbe giovato? Certamente non alla città! E’ per queste ragioni che sono fortemente critico ma altrettanto fortemente costruttivo, perché ci sono tutti i presupposti per rilanciare l’azione dell’amministrazione, per trovare i giusti rapporti tra Sindaco, Giunta e Consiglio comunale, per ritrovarsi su punti programmatici chiari e condivisi in cui venga esaltato il ruolo dei Consiglieri comunali e delle Commissioni consiliari per un coinvolgimento reale nelle scelte fondamentali dell’amministrazione. In questo contesto possono giocare un ruolo diverso e propositivo anche le minoranze consiliari, che finora abbiamo conosciuto in Consiglio solo per l’ostruzionismo e per i continui abbandoni delle sedute.
Ci apprestiamo a girare la boa di metà mandato: occorrono la stessa passione di sempre ed un rinnovato entusiasmo per affrontare le sfide lanciate, dal lavoro alla cultura, dall’igiene alla qualità della vita dei nostri cittadini, per avviare una fase di svolta, per utilizzare appieno le professionalità e le esperienze chiamate dal sindaco a ricoprire ruoli delicati di governo, per completare la squadra di governo in breve tempo con la condivisione del mio partito e di tutte le forze politiche del centrosinistra, per il completamento del lavoro avviato e che ha visto purtroppo in quest’ultimo periodo un inutile rallentamento.
Consigliere comunale PD Carmine Alba