Martedì 13 aprile la visita del monitor Michele Lischi, della Astrale GEIE – Timesis, che per conto della Commissione Europea ha verificato lo stato di avanzamento di ARUPA, il progetto che si propone di garantire la sopravvivenza e l’incremento di alcune specie di rettili e anfibi del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) Gravine di Matera, area compresa nel Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano.”
“Il progetto – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Giovanni Bonelli – conta già su una struttura di coordinamento di cui fa parte un referente per ogni partner, Università della Basilicata, Ente Parco della Murgia materana, Tecla e Provincia di Matera che è il beneficiario incaricato del coordinamento. Questo sarà lo staff di progetto che promuoverà lo sviluppo di Arupa.”
Il monitor, analizzando la documentazione e i report prodotti, ha sottolineato come la Comunità Europea apprezzi particolarmente la capacità di spesa: “I progetti che riescono a spendere dimostrano di realizzare gli obiettivi per cui sono stati creati.”
“Questo primo trimestre di avvio attività – ha proseguito l’assessore Bonelli – ha visto protagonisti tutti i partner, ognuno con il ruolo e le mansioni di cui è responsabile. L’Università ha avviato l’analisi preliminare dei luoghi interessati e la redazione del progetto esecutivo, il Parco è impegnato sul fronte degli studi sugli habitat e delle specie, la Provincia sta elaborando le azioni di comunicazione previste per la promozione del progetto e su altri aspetti dedicati al ripristino delle zone umide cosiddette minori.”
“Anche sul fronte della salvaguardia e della tutela ambientale – ha concluso il presidente dell’Ente di via Ridola, Franco Stella – l’Amministrazione provinciale, grazie all’approvazione da parte della Comunità europea di un nostro progetto, ha saputo prendere posizione attivandosi, concretamente, sugli interventi necessari.”