Venerdì 21 febbraio 2025 alle ore 18 nell’Auditorium comunale di Grassano è in programma un incontro sulla crisi idrica in Basilicata. Di seguito i particolari.
Annunciata dalla siccità nelle campagne, la crisi idrica della Basilicata è esplosa a ottobre 2024 con il razionamento dell’acqua potabile per 140.000 persone e 29 comuni. Quali sono le cause, le soluzioni, i rischi, le responsabilità? Ne parliamo con Mimmo Nardozza del “Comitato Acqua Pubblica Peppe Di Bello”, Franco Gallerano, già professore di ingegneria idraulica all’Università La Sapienza di Roma, Nicola Sardone del Comitato per l’acqua pubblica di Tricarico.
Acquedotto Lucano ha diffuso solo a gennaio sei avvisi di sospensioni idriche a Grassano. Qual’è lo stato della rete idrica e delle sorgenti a Grassano? Ne parliamo con il Sindaco Filippo Luberto. Invitiamo i Consiglieri comunali e la cittadinanza ad intervenire.
Piove, governo ladro! Piove quest’inverno e la terra si disseta e le riserve d’acqua si ricostituiscono un po’. C’è da essere contenti, se nei territori abbandonati a se stessi le frane non si mangiano altre strade o altri pezzi di paesi e i fossi non tracimano allagando campi e case. Ma non c’è da essere tranquilli visto che ci stanno rubando il diritto universale e inalienabile all’acqua pubblica e pulita.
La crisi idrica regionale non è finita perché:
● estati torride e secche ci attendono
● continua a ridursi la capacità di accumulo delle dighe
● non abbiamo un piano di tutela di sorgenti, falde, fiumi, laghi
● continua con i nuovi padroni delle dighe l’esproprio e la privatizzazione del governo delle riserve d’acqua
● gli acquedotti continuano a perdere la metà o più dell’acqua trasportata
● non ci sono ripari o ristori alla siccità che ha aggravato la crisi dell’ agricoltura e della zootecnia legata al territorio.
La crisi idrica riguarda tutti/e, anche chi vive in comuni diversi da quelli già interessati dal collasso dello schema idrico del Camastra.
La crisi idrica ci mostra cosa occorre ed è possibile fare, da subito.