Venerdì 28 febbraio 2025 alle ore 20,30 al cineteatro Don Bosco di Potenza è in programma lo spettacolo teatrale “Il processo Pinocchio” portato in scena dal gruppo teatrale “La Clessidra”.
Nel processo Pinocchio l’accusa sostiene che Mastro Geppetto, per soddisfare il desiderio inappagato di un figlio tutto suo, si sia fabbricato un comune burattino di legno, animato da un congegno meccanico e che l’abbia mostrato a tutto il paese, per poi farlo sparire dicendo a tutti che è scappato. Dopodiché il perfido Mastro Geppetto, con la scusa di andare a cercarlo, si è recato in un posto lontano dove ha comprato o ha rapito un ragazzo vero, facendo poi ritorno in paese a spacciarlo per il suo vecchio burattino di legno miracolosamente umanizzato. La difesa ribatte che è stata la vita prigioniera dentro un ciocco di legno a farsi portare da Mastro Geppetto, la sola persona capace di darle gambe per correre, braccia per stringere, testa per pensare, occhi per vedere e naso che si allunga quando dalla bocca scappano bugie. Il falegname l’ha fatta diventare un burattino di legno animato, che ha maturato le sue esperienze e conosciuto il buono e il brutto, l’onesto e l’imbroglione, il bene e il male, finché non ha compreso che Geppetto, per amore suo ha affrontato il mare aperto incurante della morte; un amore che Pinocchio ha saputo ricambiare. Quell’atto d’amore, ricevuto e restituito, è la sola causa della trasformazione da burattino di legno in ragazzo di carne, ossa ed anima. Quale sarà la sentenza? Il processo Pinocchio si celebra venerdì 28 febbraio alle ore 20:30 nel Teatro Don Bosco di Potenza, con la rappresentazione proposta dal Gruppo Teatrale “La Clessidra” dell’Oratorio Centro Giovanile Salesiano.
Prodotto da: Salesiani Don Bosco – CGS Mons. Bertazzoni – Cineteatro Don Bosco Personaggi e interpreti: Mastro Geppetto – Leo Telesca, il Burattino Pinocchio – Antonio Lavanga, la Fata Turchina – Anna Maria Lista, il Grillo Parlante – Claudio Signoretta, la Signora Margherita e una Burattina – Gina Quaratino, la Signora Filomena – Carmela Lauciello, Mastro Ciliegia e il Custode dei balocchi – Saverio De Marca, il Gendarme, la Maschera del teatrino e l’Asinaro – Giuseppe Lorusso, una Burattina e Lucy detta LU – Roberta Sabia, un Burattino e Cico detto CI – Giuseppe Pio Contristano, un Paesano e Mignolo detto GNO – Luciano Bilancia, una Paesana, una Ragazza e Lory detta LO – Dalila Albergo, Mangiafoco – Federico Mingrone, la Commara della Fata – Angelica Pietrafesa, la Volpe e un Burattino – Graziano Volpe – il Gatto – Fabio Laguardia – il Giudice – Giuliano Volpe, il Cancelliere – Tonino Nella, la Pubblica Accusa – Paolo De Marca, l’Avvocato della Difesa – Vitina Lorusso – il Ragazzo Pinocchio – Antonio Pio Sileo, Carlo Collodi – Ciro Solofra. Ruoli tecnici e organizzativi: scenografia, costumi e trucco – Pino Visone, ambientazioni digitali – Antonio Pio Sileo, collaborazione a costumi e trucco – Giovanna Carriero, direzione di scena – Maria Carriero, assistenza di scena – Arianna Stella Salinardi, Martina Sabia e Graziano Carriero, assistenza audio video – Gabriele Sagaria, Antonio Bonomo e Francesco Taurisani, segreteria e accoglienza – Federica Ferraro, Francesco De Rocco e Aurelio Nicastro – organizzazione generale – Tonino Nella. Musiche originali di Antonio Lavanga Regia di Maria Luigia Bombino. P