Alleanza Verdi e Sinistra annunciano la loro adesione alla manifestazione indetta dagli studenti di Potenza per il 5 marzo “non in nostro nome”, in risposta al caso Almasri, una vicenda che scuote le coscienze e che non può lasciarci indifferenti. Questa drammatica storia, che ha sollevato profonda indignazione nella società civile, ci pone di fronte a un interrogativo fondamentale: possiamo davvero restare in silenzio di fronte a un’ingiustizia che si consuma davanti ai nostri occhi? La risposta è chiara: no. Perché il silenzio e l’indifferenza sono il terreno fertile su cui crescono le ingiustizie. Come ha affermato Liliana Segre, testimone vivente di uno dei periodi più bui della storia, “L’indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore.” La liberazione di uomo accusato di tortura e di crimini gravissimi contro donne e bambini, addirittura accompagnato a casa con un volo di stato, viola non solo il diritto internazionale e il chiaro mandato della Corte Penale internazionale cui l’Italia è vincolata, ma offende il sentimento di umanità. Di fronte a questa vicenda caratterizzata da pesanti responsabilità del Governo Meloni, sentiamo il dovere morale e politico di essere presenti al fianco degli studenti e della comunità, per chiedere verità e giustizia. Non possiamo permettere che episodi di questa portata vengano ignorati o, peggio, normalizzati. La società democratica si fonda sul rispetto dei diritti, sulla solidarietà e sulla responsabilità collettiva nel denunciare ogni sopruso. La manifestazione del 5 marzo “non in nostro nome” non è solo un atto di protesta, ma un appello alla coscienza di tutti. È un richiamo a non voltarsi dall’altra parte, a difendere i valori di umanità e giustizia che devono essere il cuore pulsante della nostra società. In pari tempo diventa un momento importante per rimettere al centro il tema dell’immigrazione centrale in aree a forte spopolamento onde superare la legge Bossi Fini. AVS sarà in piazza con gli studenti e con tutti coloro che credono che il diritto alla verità e alla dignità non siano mai negoziabili.