Assegnazioni locali Comune di Potenza ad enti del terzo settore, intervento Bruno Saponara (Consigliere comunale Orgoglio Lucano-Italia Viva). Di seguito la nota integrale.
Tempo qualche mese e gli autorevoli esponenti della Giunta Telesca, con il supporto dei consiglieri di maggioranza, hanno decisamente cambiato opinione.
Sono lontani anni luce i toni scandalizzati sull’operato dell’amministrazione Guarente.
Evidentemente il governo della città, consente di scoprire, rispetto a questo tema, le potenzialità in termini di consenso, di una filiera corta con le associazioni.
Solo nel 2025 sono 2 le delibere di Giunta che hanno approvato atti d’indirizzo in materia assegnando locali ad enti no profit in forza (Tit. II art. 5 lett. B punto g) del vigente ‘Regolamento per la vendita e l’uso da parte di terzi dei beni immobili rientranti nella disponibilità dell’amministrazione comunale’.
Non si entra nel merito, con questa nota, delle finalità istituzionali, connesse o di pubblico interesse, che hanno portato alla delibera, non si entra nel merito della singola assegnazione. Si contesta, invece, la totale disapplicazione di un altro articolo dello stesso regolamento.
L’articolo 10, quello secondo cui per l’affidamento in locazione ad Associazioni senza scopo di lucro di immobili comunali, ‘si procede attraverso la formazione di una graduatoria con validità biennale da parte di una commissione intersettoriale nominata dal Segretario generale dell’Ente e costituita dai Dirigenti delle seguenti Unità di direzione: ‘Sport, Protezione Civile, Cultura e Servizi Sociali’. Un articolo molto specifico, che determina criteri di partecipazione, le attività meritevoli di sostegno, le caratteristiche del contratto.
Una grande linea guida in materia quindi, peccato sia caduta opportunamente e celermente nel dimenticatoio. Forse in questa città è arrivato il momento di garantire trasparenza invece di garantirsi nuove amicizie elettorali.
E’ forse il caso di attuare in pieno questo regolamento, rendere pubblico ed aggiornato l’elenco degli enti beneficiari, conoscere nomi e storie dei conduttori.
Sarebbe inoltre opportuno, da parte dell’amministrazione, intervenire senza indugio nei casi di morosità considerando l’obbligatorietà del titolo oneroso di queste concessioni per come previsto dal piano di riequilibrio finanziario pluriennale per il periodo 2022 – 2041. Ciò nel rispetto, in primo luogo, proprio dei sani protagonisti del terzo settore cittadino e dei tanti cittadini comuni che lo sostengono.