Amazon inaugura la prima parte dell’Academy a Matera, rilanciandola come presunta locomotiva della economia regionale, ambizione da declinare con elementi concreti. Matera ha spesso dimenticato di essere capoluogo, accusata di avere uno sguardo strabico verso la Puglia piuttosto che in direzione della propria provincia. Per una regione svantaggiata con i suoi 530 mila abitanti lo spopolamento costituisce la criticità preminente soprattutto per le aree interne, rassegnate al dimezzamento dei residenti nell’arco di meno di trent’anni. Riduzione demografica che rende molto debole la regione su tavoli istituzionali nazionali e comunitari; calo demografico e numero di abitanti nettamente inferiore alle altre regioni meridionali rendono difficile dirottare finanziamenti per sanità, infrastrutture, welfare, scuole; la rappresentanza politica diventa meno competitiva nella ripartizione delle risorse e la desertificazione demografica è condannata a subire un’ulteriore irrecuperabile accelerazione. Nessuno si illude di fermare il fiume con le mani ma è speranza fondata tentare di canalizzare almeno le portate idriche strettamente necessarie per irrigare i campi limitrofi. Si abbandonano le aree interne soprattutto per carenza di tre servizi fondamentali: assistenza sanitaria, difficoltà di garantire la formazione scolastica nell’ età dell’obbligo e mancanza di lavoro. Portare le attività produttive tradizionali nelle aree interne, con il sistema dei trasporti e delle infrastrutture esistenti, diventa estremamente difficile, spesso impossibile; favorire, invece, la crescita delle imprese immateriali, che erogano servizi sulle autostrade telematiche, rimane l’unica strada per sviluppare economia e occupazione nelle aree soggette a spopolamento. Diventa indispensabile, quindi, completare la fibra su tutto il territorio regionale per erogare servizi sui mercati internazionali. La nascita di microimprese nelle aree interne favorirebbe il processo di inversione della tendenza all’ abbandono. Turismo e servizi digitali costituiscono le opportunità per indirizzare le aree interne sui sistemi produttivi. Il turismo materano vive ancora l’onda lunga del 2019, con primi segnali di crisi che si manifestano in un comparto dove urge un cambio di strategia. Portare la permanenza media del turista dal dato attuale di 1,6 a 3 notti comporta un cambio di passo nel valorizzare e comunicare le emergenze culturali; la valorizzazione richiede competenze specifiche che vanno ricercate non solo in ambito locale. La proposta di realizzare a Matera un’Academy per le imprese culturali e creative ha già un avvio da parte di Amazon, impegnando 20 borse di studio; aspettiamo che altri grandi players facciano pervenire la loro candidatura per le altre 30 borse di studio per tre anni. Obiettivo dell’Academy: richiamare e formare talenti per innalzare la qualità dell’offerta turistica e mettere in linea i contenuti culturali con le nuove tecnologie, per rappresentare molto più efficacemente la qualità ambientale e paesaggistica del territorio e migliorare la fruizione del patrimonio culturale tangibile ed intangibile. L’ Academy è finalizzata alla creazione delle competenze specifiche ad alto tasso di innovazione e di un incubatore/acceleratore di imprese, con particolare riferimento al trasferimento di modelli turistici di successo nella città di Matera e nelle aree interne della Basilicata turistica; in parallelo alla Academy diventa necessario attivare un ITS (Istituto Tecnologico Superiore) nel settore della cultura e creatività e connettersi alle opportunità della ZES cultura per favorire la nascita di micro e piccole imprese nelle aree interne; serve valorizzare la Casa delle Tecnologie Emergenti, tuttora svincolata dal sistema delle imprese locali; altro elemento di forte ricaduta è la designazione di Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026. Si dovrebbero richiamare i talenti per l’Academy dalle aree del mediterraneo sud orientale, per offrire loro l’opportunità di collaborare con le imprese locali oppure costituire nuove imprese insieme ai ragazzi formati nell’ ITS. Sarebbe, inoltre, una reale opportunità all’interno del piano Mattei che il governo centrale pone come obiettivo nei prossimi anni. Per coordinare le opportunità già esistenti: Academy, ITS, Zes Cultura, Matera Capitale 2026 del Mediterraneo, Piano Mattei e Casa delle Tecnologie Emergenti serve una governance unica, ruolo centrale e determinante dell’ amministrazione comunale che, con competenza ed autorevolezza, dovrà promuovere tavoli regionali, nazionali e comunitari per sostenere il progetto della città che investe su competenze, nuove tecnologie, nuovo sviluppo, coniugando passato e futuro, economia tradizionale e tecnologie innovative, talenti internazionali e cervelli locali. È il futuro della Basilicata e di Matera, solo così vera locomotiva per turismo ed innovazione. Questa la sfida lanciata alla prossima amministrazione comunale.