“L’audizione odierna in Quarta Commissione del Direttore Generale dell’ASP, Antonello Maraldo, sulla drammatica situazione della specialistica ambulatoriale convenzionata, si è rivelata, purtroppo, l’ennesimo tentativo interlocutorio, privo di risposte concrete e risolutive.” È il commento dell’Unione Sanità Convenzionata (USC), affidato a una nota del portavoce Michele Cataldi.
“Pur riconoscendo e apprezzando l’iniziativa del Presidente Morea e l’impegno dei consiglieri-commissari, l’invito rivolto all’ASP a sospendere l’iter della diffida – così come la semplice ipotesi di rateizzazione delle ingenti pretese creditorie – non rappresentano una vera soluzione al problema. Il rischio concreto è quello di sottovalutare la gravità della situazione e di perdere ulteriore tempo prezioso senza affrontare la questione alla radice, mentre il settore continua a essere schiacciato da una crisi senza precedenti,” sottolinea l’USC.
Per questa ragione, la convocazione urgente e straordinaria del Consiglio regionale resta l’unica strada percorribile per affrontare la vicenda con misure chiare e strutturali, ristabilendo ordine nel sistema e garantendo certezze agli operatori sanitari e ai pazienti. L’USC, mentre erano in corso i lavori della IV commissione, ha già avviato un’interlocuzione diretta con il Presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella e con diversi capigruppo consiliari, ricevendo piena disponibilità a un confronto serrato e costruttivo.
In particolare, il Presidente Pittella ha confermato il proprio impegno istituzionale per individuare una soluzione concreta, ribadendo la necessità di un percorso risolutivo che restituisca credibilità alle istituzioni e garantisca la loro reale vicinanza alle strutture sanitarie e ai cittadini.
A margine dei lavori della IV Commissione, il capogruppo Michele Napoli ha riferito di essere intervenuto relazionando sull’assurdità della vertenza in atto, sottolineando la necessità di tutelare le strutture sanitarie accreditate che hanno svolto il proprio dovere erogando prestazioni essenziali per la cura dei pazienti in vigenza di regolari contratti.
L’USC continuerà il proprio lavoro di interlocuzione con gli altri capigruppo consiliari per garantire un’informazione chiara e trasparente sulla vicenda, con l’obiettivo di superare le mere rassicurazioni e ottenere azioni concrete.
“Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti. Di qui l’appello anche al presidente Morea per imprimere la doverosa urgenza, il settore della sanità convenzionata non può più attendere soluzioni dilatorie: serve un intervento immediato per garantire la sopravvivenza delle strutture, la tutela dei pazienti”.