Oggi la seconda Commissione consiliare della Regione Basilicata, presieduta da Roberto Cifarelli ha audito il direttore dell’Ardsu, Giuseppe Giuzio, il presidente del CdA Ardsu, Vincenzo Summa e il rappresentante degli studenti in seno al CdA, Luca Smaldore.
Quest’ultimo aveva lanciato l’allarme qualche settimana fa in relazione al rischio di perdita di importanti istituti del diritto allo studio universitario erogati dall’Ardsu, a causa di negligenze della passata governance amministrativa e dei ritardi che si erano accumulati sull’erogazione di borse di studio e premi di laurea.
I componenti della seconda Commissione hanno ascoltato attentamente la relazione sullo stato dell’arte dei conti e delle procedure in essere dell’azienda per il diritto allo studio universitario, illustrata da Luca Smaldore ed hanno convenuto sulla necessità di un cambio di passo gestionale che consenta di non incorrere in perdite di opportunità e ritardi per gli studenti lucani.
Intanto l’iniziativa della componente studentesca nel CdA Ardsu ha sortito i primi frutti, infatti il Presidente e il Direttore hanno annunciato che la settimana prossima saranno erogate le borse di studio 2024/2025 e i premi di laurea degli anni precedenti. Nel corso dell’audizione poi sono state affrontate anche altre questioni, come la necessaria riapertura dei termini per le domande di borsa di studio, visto il notevole numero di studenti che non è risultato idoneo a causa di una comunicazione inefficace da parte della vecchia gestione Ardsu sulla novità riguardo alla presentazione di allegati alla domanda.
Soprattutto ci si è soffermati sul pericolo di perdita per gli studenti universitari lucani, anche nel 2025, dopo la defaillance del 2024, del bonus trasporti, dei fondi per attività culturali, del contributo straordinario, del contributo per studenti con disabilità e dei fondi per la ristrutturazione delle residenze universitarie.
Quest’anno infatti, ha ammonito Smaldore, il bilancio di previsione ARDSU avrà risorse inferiori al passato esercizio per circa 3 milioni di euro (di cui 1 milione in meno garantiti l’anno scorso dal PNRR). Senza ulteriori finanziamenti dalla regione, l’Ardsu per la prima volta dalla sua istituzione, non sarà in condizione di corrispondere al 100% degli idonei, la borsa di studio per l’anno accademico 2025/2026 oltre a non poter erogare nuovamente i diversi istituti del diritto allo studio universitario già non corrisposti nel 2024.