Un giovane emiliano di Ravenna nato il 21 novembre del 1973. Si chiama Andrea Pezzi e muove i primi passi nel mondo della comunicazione come speaker radiofonico a Radio Studio ’93. Linus si accorge di questo personaggio eclettico e lo chiama nella scuderia di una rinnovata Radio Deejay, orfana del fondatore Claudio Cecchetto. La radio sta stretta ad Andrea Pezzi e dopo un’estate trascorsa come animatore all’Aquafan per Andrea Pezzi arriva il passaggio su Mtv Europe, la tv musicale che fa tendenza. E’ qui che Andrea Pezzi comincia a farsi notare, attraverso il suo stile inconfondibile, trasgressivo e ironico. A partire dall’inquadratura dall’alto che lo riprende nella conduzione di Kitchen, il programma dedicato alla passione della cucina. Da “kitchen” a “Sushi”, sempre su Mtv, il passo è breve. Per Andrea Pezzi “il programma più originale tra quelli condotti sinora”. Andrea Pezzi buca lo schermo e bravo e di lui si accorge anche Mamma Rai. Dopo serenate, per Rai Due e un passaggio sul satellite per Gambero Rosso Channel, Andrea Pezzi conduce prima Internet Cafè su Rai 3 e poi Tornasole su Rai 2. I produttori televisivi lo corteggiano ma Andrea Pezzi, che intanto aveva interrotto anche una relazione sentimentale con l’attrice Claudia Pandolfi, non è soddisfatto del suo successo. In “Fuori programma”, lo scrittore Andrea Pezzi racconta proprio quello che è accaduto all’uomo Andrea Pezzi dal 2003 in avanti. “Ho venduto una casa pazzesca che avevo a Milano, con una cucina di 45 metri quadri e mi sono chiesto come usare quei soldi che avevo ricavato. Non avevo dubbi: ho deciso di tornare a studiare e quindi ho lasciato l’Italia per vivere cinque anni e mezzo a San Pietroburgo, dove sono rimasto affascinato dalla filosofia, una materia che non avevo mai apprezzato durante il periodo scolastico. Nel libro racconto anche la mia relazione con Claudia Pandolfi e come sono riuscito a distaccarmi da una persona che non riuscivo a mollare nonostante avessi capito che le nostre strade erano destinate a dividersi. Se devo sintetizzare il contenuto del mio libro posso dire che racconta come vivere nella società senza essere un ingranaggio della stessa. Per quanto mi riguarda la tv è un hobby, se fosse un lavoro mi annoierei perchè non amo fare le stesse cose come un robot. Ecco perchè a volte ci sono e a volte sparisco dalla televisione. E poi devo confessarvi una cosa, guadagno molto di più quando faccio consulenza rispetto a quello che mi danno per condurre programmi in televisione. Con questo libro, che ho chiamato non a caso fuori programma, cerco di far capire ai lettori che non ho mai accettato compromessi per svolgere la mia professione di comunicatore”.
Affascinato dalla bellezza della città dei Sassi, Andrea Pezzi ha scoperto Matera in compagnia di un altro volto noto del piccolo schermo, Cristina Capotondi, che ha partecipato in “rigoroso silenzio” alla conferenza stampa del suo compagno.
Andrea Pezzi ha infine illustrato il suo progetto imprenditoriale OVO, fondato nel 2006 con la multinazionale della pubblicità “Italia” che poi ha rinunciato all’investimento. Tra i soci figurava anche la Trefinance, una società del gruppo Fininvest finita in liquidazione nel febbraio dello scorso anno. Per Andrea Pezzi è stato un brutto colpo ma grazie alla passione di altri compagni di avventura il progetto OVO è ripartito e sta riscuotendo un grande successo. L’idea di OVO nasce da un presupposto: offrire informazioni per capire l’informazione. Vi faccio un esempio. Se il telegiornale parla di derivati della finanza e nessuno conosce cosa sono i derivati della finanza è necessario che ci sia qualcuno pronto in quel momento a spiegare questo concetto. OVO è una videoenciclopedia concentrata in tre minuti che inquadra l’argomento e lo illustra attraverso immagini montate con particolare attenzione da esperti della comunicazione. Ho venduto questo prodotto già a diversi siti di informazione nazionali come Repubblica, Corriere e Sole 24 ore ma sta riscuotendo grande successo anche su Sky e su una piattaforma televisiva americana che raggiunge circa 20 milioni di famiglie nel mondo. In questo modo abbiamo risolto anche un altro problema delle aziende italiane, quello di pianificare la pubblicità. Prima che esplodesse internet, la pubblicità era spalmata su cartelloni pubblicitari, stampa, radio e televisioni. Oggi con internet i punti dove investire sono diventati infiniti, pensate per esempio a Facebook. Ecco perchè se pianifico i miei documentari con OVO e ci attacco una pubblicità, le aziende sanno già che il loro marchio sarà diffuso in maniera capillare grazie alle nuove tecnologie a livello mondiale.” Michele Capolupo.
La fotogallery relativa alla presentazione del libro “Fuori programma” di Andrea Pezzi
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